Il presidente uscente: “Negli anni l’associazione ha avuto una crescita esponenziale in tutti i campi, con il continuo rinnovamento del parco automezzi, il trasferimento per ben due volte sino alla costruzione della nuova e attuale sede, l’acculturamento dei volontari arrivato a un livello impensabile negli anni Ottanta”
Laura Gaddi |
(C.Bott.) Il Soccorso degli alpini di Mandello Lario ha un nuovo presidente. E’ Laura Gaddi, che subentra a Giancarlo Alippi, alla guida dell’associazione negli ultimi quattro mandati, dunque da dodici anni (nel 2013 era subentrato a Luigi Conato, indimenticato motore e anima del Soccorso, dopo avere ricoperto la carica di vicepresidente a partire dal 1998).
Le votazioni per il rinnovo del consiglio si sono svolte il 29 marzo e il 3 aprile sono stati attribuiti gli incarichi. Alippi sarà per questo prossimo triennio vicepresidente, incarico in cui è stato confermato anche Stefano Zucchi. Tesoriere sarà Maura Panizza, segretaria Mariantida Micheli. Completano il direttivo i consiglieri Giorgio Agostini, Raffaella Pugliese (che subentra a Fernanda Selva), Piercarlo Redaelli e Paolo Transunto. Entrata in consiglio dodici anni fa, Laura Gaddi era attualmente vicepresidente.
Nel suo indirizzo di saluto ai volontari, il presidente uscente Alippi ha innanzitutto ricordato come in questi anni l’associazione abbia dovuto affrontare molteplici sfide, come del resto altre realtà attive nell’ambito del soccorso. “La sfida più impegnativa e che rimarrà nella memoria di ognuno di noi - ha specificato - è stata l’emergenza Covid-19, che ha causato una crisi mai vista negli ultimi cinquant’anni. Una crisi in termini sociali e sanitaria che ha avuto pesanti ripercussioni sul mondo del volontariato e non solo, una crisi che subiremo ancora per parecchi anni”. Da qui l’esigenza di “rimanere uniti” e di “collaborare in sinergia”.
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Giancarlo Alippi |
“Il nostro Soccorso - ha detto - negli anni ha avuto una crescita esponenziale in tutti i campi, in termini di servizi ormai divenuti inderogabili, con il continuo rinnovamento del parco automezzi, il trasferimento per ben due volte sino alla costruzione della nuova e attuale sede, l’acculturamento dei propri volontari arrivato a un livello che negli anni Ottanta era impensabile. L’avvento del “118” nel 1991, la nascita dell’Areu nel 2008, l’adesione alla Faps prima e l’affiliazione alla Rete nazionale “Misericordia e solidarietà” dopo, oltre all’avvento del Registro unico nazionale del terzo settore, sono stati passi determinanti per la crescita del Soccorso”.
Quindi il riferimento all'esigenza di un “cambio generazionale” e il grazie “a tutti coloro che in questo lungo percorso mi hanno supportato e anche sopportato, ai consigli direttivi che si sono succeduti, ai responsabili dei vari settori, agli istruttori e, certo non ultimi, a tutti i volontari che ho avuto l’onore di conoscere (sono oltre 650 i volontari che hanno fatto o che fanno parte tuttora del Soccorso, ndr)”. E per finire un auspicio: “Sono certo che la medesima collaborazione verrà riservata a tutti i componenti del nuovo consiglio”.
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