Riceviamo e pubblichiamo:
Ieri sera sono rientrata a casa, in Alto lago, dopo essere partita da Lecco alle 23: anziché la mezz’oretta prevista, ci ho messo ben più di un’ora a causa della scandalosa gestione del semaforo a Olcio. La superstrada era chiusa al traffico verso nord, quindi tutti percorrevano la Provinciale a lago.
A Olcio sono ancora in corso i lavori che hanno ridotto un tratto di carreggiata a doppio senso regolato da semaforo. Non ce l’ho con i lavori, né quelli che hanno determinato la chiusura della Ss 36 né quelli sulla Provinciale, ma con chi ha lasciato un semaforo temporizzato allo stesso modo per chi andava verso nord e per chi scendeva verso sud, quando il traffico verso nord era formato da centinaia di auto, nonostante l’ora tarda, perché appunto comprendeva anche quello dirottato dalla Superstrada, mentre quello verso sud, esclusivamente locale, era inesistente (ho contato 7 auto che scendevano verso Lecco nei successivi 15 chilometri).
Il semaforo faceva passare non più di 6 auto alla volta, poi lasciava spazio a chi proveniva dall’altra parte, cioè... nessuno! Per diversi cicli di semaforo non ho visto alcuna auto transitare dall’altra corsia, mentre la coda verso nord assumeva dimensioni chilometriche. Non sarebbe stato più intelligente, rispettando il tempo degli automobilisti e diminuendo l’inquinamento, ordinare a chi sta facendo i lavori di temporizzare il semaforo dando più tempo a chi procedeva verso nord, vista la contemporanea chiusura della Ss 36 in quella stessa direzione? Visto che le chiusure serali e notturne della Superstrada si ripeteranno e che i lavori a Olcio sembrano ancora lunghi, spero proprio che la coda di ieri sera non si ripeta più.
Lettera firmata
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