26 marzo 2025

Un brano dei Pink Floyd per l’ultimo saluto a Fabia Invernizzi, “esempio di luce nella malattia”

(C.Bott.) L’ultimo saluto è affidato a Mauro Procida, voce della “Learning to Floyd”, una tribute band dei Pink Floyd. Sul sagrato della chiesa di San Lorenzo, accompagnandosi con la chitarra, esegue Wish you were here, uno tra i più conosciuti brani del popolarissimo gruppo britannico, autentico gioiello musicale, quarta traccia dell'album omonimo pubblicato nel 1975.

Vorrei tu fossi qui è il titolo italiano del pezzo, che in un passaggio recita: “Come vorrei, come vorrei tu fossi qui. Siamo solo due anime perse che nuotano in una boccia di pesci anno dopo anno, correndo sopra lo stesso vecchio suolo. E come abbiamo trovato le stesse vecchie paure, vorrei tu fossi qui”.

Sono in tanti, oggi a Mandello Lario, a volere che lei fosse ancora qui. La bara con le spoglie di Fabia Invernizzi, morta all’età di 67 anni, è lì accanto al cantante, che interpreta il pezzo con trasporto e trasmette emozioni. E’ il giorno dell’addio, il giorno in cui l’ultima preghiera del sacerdote, dentro l’arcipretale, invita il Signore ad aprire a Fabia le porte del paradiso.

Appena prima, alla preghiera dei fedeli, un’invocazione: “Dio la accolga nella dimora della luce e nella pace”. E all’omelìa don Andrea Giorgetta, vicario della comunità pastorale mandellese, ammette che “non ci sono parole che possano scaldare i nostri cuori di fronte alla morte”, ma che tuttavia “la parola di Dio può trasmetterci calore”.

Ricorda il rapporto di Fabia con la malattia, il celebrante. E lo definisce “un segno di coraggio”. “Ci ha dimostrato di saper andare avanti, nonostante tutto - afferma - e per quanti hanno fede chi muore continua a vivere e Fabia nella malattia è stata un esempio di luce”.

Poi, al termine del rito, l’aspersione e l’incensazione della salma. E sul sagrato il brano dei Pink Floyd e un applauso.

Nessun commento:

Posta un commento