(C.Bott.) Lo scorso 12 marzo è stata celebrata la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, istituita nel 2020. Un tema importante e di stretta attualità, quello della violenza nei confronti appunto degli operatori della sanità. Basti dire che negli ultimi anni il fenomeno è aumentato in modo preoccupante al punto che le indagini condotte dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie parlano di 16mila aggressioni nel 2023, in prevalenza verbali, con 18mila operatori coinvolti.
Un dato allarmante, che delinea un andamento in crescita e che richiede un’importante preparazione da parte del personale, sia dal punto di vista della prevenzione sia della gestione degli atti di violenza.
AREU Lombardia aveva promosso per l’occasione la campagna di sensibilizzazione #RispettaChiSoccorre rivolta a tutto il personale che opera nel Sistema di emergenza urgenza regionale (autisti soccorritori, infermieri, medici, operatori tecnici, personale amministrativo, soccorritori volontari e dipendenti delle associazioni di soccorso), invitando a scattarsi una fotografia e a condividerla sui propri profili social. “Le foto pubblicate - spiegava in una nota l’Agenzia regionale emergenza urgenza - potranno essere ricondivise sui profili istituzionali di AREU per valorizzare l’adesione di tutti i partecipanti e rafforzare la promozione del messaggio della cultura del rispetto nei confronti di tutti gli operatori”.
All’iniziativa aveva aderito anche il Soccorso degli alpini di Mandello Lario, come noto impegnato 24 su 24 a garantire sicurezza e assistenza e le cui attività non si limitano alle emergenze ma includono anche prevenzione, formazione e sensibilizzazione della comunità.
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