(C.Bott.) Altri 1.115 euro per dare ulteriore linfa al progetto e continuare a cullare quello che inizialmente era un sogno ma che ora, mese dopo mese, si sta trasformando in realtà. Una bellissima realtà. La serata di venerdì 28 febbraio al teatro “San Lorenzo” ha dato una spinta in più al progetto destinato a sfociare nella realizzazione in Nepal del rifugio “Mandell bass”, che sta sorgendo nella Rubi Valley, alla base del gruppo del Ganesh himalayano.
L’ultimo atto in ordine di tempo (altri appuntamenti sono infatti già alle porte) è andato per così dire in scena proprio ai piedi del Ganesh Himal, considerato che le immagini e il video proposti l’altra sera nella sala di via XXIV Maggio hanno mostrato volti, paesaggi e culture di quelle lontane terre, ora un po’ più vicine alla realtà mandellese dopo i passi avanti del progetto voluto da Oscar Ongania e dai suoi amici con l’intento di portare fino in Nepal il nome di Mandello Lario.
Sempre venerdì sera è arrivato poi un annuncio “speciale”. A darlo è stato lo stesso Ongania, il quale ha annunciato che una camera del rifugio sarà dedicata a Stefano Barra, scomparso lo scorso gennaio ad Abbadia Lariana ma che a Mandello, tra l’altro proprio nella zona a lago del paese, aveva vissuto.
“Una grande persona - ha detto Ongania - che ha fatto tanto per gli altri e ha dedicato tempo ed energie al volontariato, instancabilmente”. A teatro venerdì c’era suo fratello Silvano. E quell’annuncio ha aggiunto emozione alla serata, di per sé ricca di fascino e suggestioni.
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