17 marzo 2025

Mandello Lario. Gelateria Costantin, 100 anni di passione e professionalità. E di storie di vita

Il 19 marzo 1925 l’apertura del laboratorio in piazza XXV Aprile, prima tappa di un percorso che non si è mai interrotto

di Claudio Bottagisi

“Il carretto passava e quell’uomo gridava ‘gelati!’...”. Pensi alla gelateria Costantin di Mandello Lario e alla sua storia e subito torna alla mente la prima strofa dei Giardini di marzo, uno tra i brani più conosciuti di Lucio Battisti. Già, perché i cambiamenti epocali che si sono accompagnati al cammino centenario di quell’attività commerciale sono passati proprio dai carretti dei gelati, rigorosamente a pedale, equipaggiati di “sorbettiere” con ghiaccio e sale per mantenere la temperatura sottozero.

Era la metà degli anni Venti del secolo scorso e a Mandello Lario nasceva la gelateria Costantin. A portare in riva al Lario l’attività di gelatieri artigiani fu Fortunato Costantin, originario della Val di Zoldo, una valle dolomitica della provincia di Belluno non lontana da Longarone, unanimemente riconosciuta terra di gelatieri, dunque patria del gelato, perché proprio lì - dalla fine dell’Ottocento - centinaia  di abili artigiani partirono per andare ad aprire gelaterie in tutto il mondo: dalla Germania al Sudamerica, dal Giappone al Canada. Grazie ai loro carretti il gelato divenne un alimento popolare, alla portata di tutti. E seppe distinguersi per il sapiente uso dei migliori ingredienti naturali.

Luciana Costantin e Gigi De Pellegrin.

A Mandello, dunque, Fortunato Costantin il 19 marzo 1925 aprì il proprio laboratorio in piazza XXV Aprile dando prova di coraggio e lungimiranza. Ad affiancarlo sua moglie Carmela e in seguito i figli Costantino e Luciana. Aveva una grande passione per la motocicletta, Costantino, e proprio in sella a una “due ruote” perse tragicamente la vita nel 1951, a soli 23 anni. Pochi anni dopo, sopraffatto dal dolore, morì suo padre Fortunato, così che Carmela e la figlia Luciana, classe 1934, si trovarono da sole a gestire l’attività, nel frattempo trasferita in piazza Roma.

Nel giugno del ’64 il trasferimento nell’attuale sede in piazza Italia, a pochi passi dall’imbarcadero, nel corso dei decenni ristrutturata e ampliata anche con l’aggiunta del dehor “affacciato” sul lago. Tre anni prima - era il dicembre 1961 - Luciana Costantin aveva sposato Gigi De Pellegrin nella chiesa di San Floriano a Dozza, frazione di Forno di Zoldo. Classe 1929, alpino, Gigi lavorava a Milano e la sera affiancava appunto Luciana e Carmela nella conduzione della gelateria. Un legame - quello tra Luciana e Gigi - forte, anzi fortissimo, che non si sarebbe più sciolto e che continua tuttora.

Dal 2014 la gelateria Costantin di Mandello è riconosciuta “negozio storico”, prestigioso riconoscimento attribuito a livello regionale appunto ai luoghi storici del commercio in attività da almeno cinquant’anni.

Mercoledì prossimo, non a caso in data 19 marzo, i 100 anni di ininterrotta attività verranno festeggiati in gelateria dalle 18 alle 22. Sarà l’occasione per brindare al traguardo del secolo con l’affezionata clientela, con chi ha condiviso almeno un tratto di quel cammino e in generale con chi ha rappresentato una parte certamente significativa della storia di questo esercizio. Ma la serata di dopodomani sarà anche un’opportunità preziosa per ringraziare idealmente tutti i dipendenti che nel corso dei decenni hanno lavorato in gelateria.

“Siete stati tutti più di un aiuto - si legge su un pannello - ci avete supportato, spesso anche sopportato, sempre aiutato, alcune volte sostituito, rendendoci il lavoro più piacevole e meno impegnativo. Il vostro lavoro e la vostra dedizione sono state risorse importanti per la crescita e la continuità della nostra storica attività. Grazie per essere impareggiabili al nostro fianco. Siamo fortunati ad avervi avuto, ad avervi oggi e ad avervi in futuro con noi”.

Poi un “grazie” particolarmente sentito a Gabriella Ferrari, assunta nel marzo 1977 e da allora ininterrottamente in gelateria, “per aver fatto la differenza nelle nostre vite e nella nostra storia”. E un ringraziamento ai fornitori e ai loro rappresentanti. E a Mandello Lario. “Questo paese ci ha visto arrivare “emigranti” e ci ha aiutato a integrarci - si legge sullo stesso pannello - Ha visto i nostri cambiamenti epocali: dai carretti dei gelati al locale con i tavolini, dalla sede di piazza Roma a quella di piazza Italia”. E ai mandellesi: “Ci siete sempre stati, ci avete spronato, stimolato, assecondato a proseguire e a crescere. Grazie per averci spalleggiato in tanti momenti ed essere stati parte fondamentale della nostra storia”.

A percorrere la stessa strada di Gigi e Luciana sono i tre figli Costantino, Raffaele e Alberto, la terza generazione di una “dolce” storia centenaria che continua. Oltre il secolo, verso altri traguardi.

 










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