Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo:
Prendiamo atto della sentenza del Consiglio di Stato, pur non condividendola. Resta, infatti, non risolta la determinante questione dell’invasione demaniale della costruzione a lago. Lo dimostra il fatto che l’Autorità di bacino sta ancora svolgendo la procedura per determinare quanto l’edificio si sia spinto nel terreno demaniale, avendo già accertato che una porzione dello stesso è già nel demanio. Quindi manca ancora un tassello particolarmente significativo, per dire che la partita è chiusa definitivamente.
Abbiamo svolto un lungo lavoro di analisi sulla vicenda, in questi due anni, che ha sollevato parecchie questioni importanti di valore ambientale e paesaggistico. E ne andiamo fieri. Per noi resta, nella sostanza, un pessimo intervento edilizio, dannoso e impattante. E come noi la pensano tanti cittadini e altre istituzioni.
Ci concentreremo, ora, sull’esito dell’accertamento in corso sul limite demaniale. E non smetteremo di vigilare e assumere iniziative su questa e su altre materie rilevanti del paese.
Rigettiamo, con indignazione, le accuse che il “Paese di tutti” ci rivolge (aver parlato di corruzione con riguardo al sindaco) e lo invitiamo a moderare i toni. D'altronde queste bassezze comunicative qualificano innanzitutto chi le esprime.
Riteniamo, infine, che la nostra causa fosse e sia tuttora giusta e continueremo a sostenerla.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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