26 febbraio 2025

Scrive da Mandello: “La gestione della cosa pubblica dovrebbe essere ispirata al buon senso”

Da Mandello Lario riceviamo e pubblichiamo:

La “mission(e)” di ogni Amministrazione è quella di ben amministrare le sempre scarse risorse pubbliche. Quante volte ci siamo sentiti dire: non ci sono i soldi! Tuttavia a volte, e inspiegabilmente, le scelte non sembrano dettate da questo sacrosanto principio. Ad esempio: l’edificio pubblico comunale più moderno, che ospita la biblioteca, il centro diurno, gli uffici dei Servizi sociali e l’Archivio della memoria locale.

La struttura è stata realizzata con criteri moderni negli anni Ottanta e inaugurata nel 1992. E’ realizzata in cemento armato a vista e dotata di efficienti impianti di riscaldamento e condizionamento. Il manto di copertura è costituito da lastre metalliche zincate e verniciate in ottimo stato di conservazione. Un singolo episodio di infiltrazioni d’acqua è stato determinato, come spesso avviene durante i forti temporali, dalla semplice mancata pulizia di grondaie e pluviali.  Gli infissi sono realizzati in alluminio anodizzato dotati di doppie guarnizioni e doppi vetri e sono in perfetto stato di conservazione.

Nell’ottica di una riqualificazione energetica dell’immobile, finalizzata a un ipotetico e non quantificato risparmio in bolletta e supportata da una generica e descrittiva relazione tecnica, si vuole ora procedere alla sostituzione del manto di copertura e degli infissi. Non è stranamente prevista la posa di pannelli in materiale termoisolante sulle pareti e sui soffitti, sicuramente più adatti alla bisogna. La spesa prevista, che prevede anche alcuni piccoli lavori al piano interrato, è di 530.000 euro.

L’immobile comunale più datato, invece, è quello di via XXIV Maggio, che ospitava le scuole elementari. Risale agli anni Quaranta e non ha praticamente subìto interventi di manutenzione. Lo stato della struttura e degli impianti è facilmente immaginabile. Ora è occupato stabilmente da alcune associazioni mandellesi, dalla cooperativa sociale “Incontro” e da altri servizi. Per questa struttura è da anni prevista, e sempre rimandata, una radicale ristrutturazione con una previsione di spesa di 500.000 euro. Ma, come si diceva, non si trovano i soldi. E’ ragionevole tutto ciò? Giudicate voi.

Come ricordato, la gestione della cosa pubblica dovrebbe essere ispirata innanzitutto al buon senso. La collaborazione pubblico/privato, prevista dalle norme regionali e tanto caldeggiata dai nostri amministratori presenti e, probabilmente, futuri, deve premiare pubblico e privato in equa misura. Il privato costruisce in deroga alle regole urbanistiche che valgono per i normali cittadini (altezza, volume, distanze dai confini, destinazione d’uso) ma il pubblico deve beneficiare di spazi verdi, centri di aggregazione, strutture di uso comune e anche, ma non solo, parcheggi.

Mi duole ricordare comunque, al di là delle spesso enfatiche dichiarazioni, che sono i fatti che contano. Ad oggi abbiamo visto, con una sola eccezione, condivisibili interventi urbanistici restituire al pubblico sostanzialmente “briciole”, abbiamo assistito alla cessione, immotivata e ingiustificata, di strade e giardini a privati. Non abbiamo visto, e non sono previsti,  piccoli ma necessari interventi di manutenzione e riqualificazione su aree e spiagge pubbliche.

Unica e dolente eccezione, i soliti giardini pubblici di piazza Gera: fissazione e tormento di ogni amministratore che, diciamolo, non ha prodotto grandi risultati. Anche in questo caso, per il bene della comunità, una seria e ponderata riflessione è d’obbligo.

Maurizio Leonelli (Mandello Lario)

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