01 febbraio 2025

Padre Sandro: “Il “ginèe” si brucia il 31 gennaio, altrimenti è una mancanza di rispetto culturale”

Padre Sandro Lafranconi

Dalla Polinesia francese, dove si trova a esercitare il suo ministero, il missionario mandellese padre Sandro Lafranconi, da sempre attento agli aspetti culturali e alle tradizioni della “sua” terra lariana, ci invia questa riflessione relativa al “ginèe”:

Il “ginèe” si brucia il 31 gennaio. Cioè, è la data che impone imperativamente il fatto che la sottolinea. Natale è il 25 dicembre. Nessuno pensa di celebrarlo prima o dopo, quindi non posso che esprimere un serio e sentito rimprovero a coloro che ritagliano il testo di questo “falò evento” dal contesto che lo motiva e lo giustifica.

Vi sono un imperdonabile errore sémantique e una mancanza di rispetto culturale quando si cambia la data pur di produrre un fatto che non ha più significato al di fuori del momento che si vuol celebrare per tradizione.

E se la sera del “ginèe” piove? Vuol dire che lo si farà l’anno prossimo, tassativamente ed esclusivamente la sera del 31 gennaio. Nella data reale, non quella virtualmente ricostruita fuori contesto. Così la penso e così la esprimo.

Padre Sandro Lafranconi

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