16 febbraio 2025

Mandello. Alpini, dopo la trippa ecco la cassœula. E a vincere sono sempre la cordialità e l’amicizia

(C.Bott.) Lo scorso gennaio “regina” della tavola era stata la trippa, servita (e gustata) sia alla milanese sia in umido. In quell’occasione la serata si era trasformata in una simpatica quanto apprezzata festa in famiglia, ospitata nell’accogliente sede del gruppo Ana di Mandello Lario in piazza Stazione.

Ieri sera un altro appuntamento gastronomico non ha mancato di deliziare il palato degli amanti della buona cucina e di premiare l’impegno, l’intraprendenza e lo spirito di iniziativa delle penne nere. Dopo la trippa, appunto, è stata la volta della cassœula, servita con la polenta. Pure in questa occasione sono state “celebrate” la gastronomia locale, l’amicizia e la solidarietà, considerato che la serata aveva anche lo scopo di sostenere le attività svolte dagli alpini a favore della comunità locale.

In un clima gioioso e in un’atmosfera tipicamente alpina, tra aneddoti e soprattutto sincera amicizia, la serata si è rivelata un successo sotto tutti i punti di vista. I commensali hanno avuto parole di apprezzamento per la qualità del cibo, l’organizzazione impeccabile della cena e appunto l’atmosfera conviviale.

“Fin da giovedì - scrive il capogruppo Claudio Bianchi sulle pagine social del gruppo Ana - lo staff alpino, guidato dai valorosi Alfredo e Aldo e capitanato dallo chef Egidio, si era messo in moto per preparare la prelibata pietanza. La ricetta, custodita gelosamente, prevede l’utilizzo di ingredienti selezionati con cura. Il risultato è stato  notevole: una cassœula ricca, profumata e saporita, servita ai commensali insieme alla polenta fumante, preparata dal “maestro polentiere” Giuseppe nel rispetto della tradizione. Un connubio perfetto di sapori che ha esaltato il gusto della cassœula, rendendola ancora più appetitosa”.

“La serata è stata un successo sotto tutti i punti di vista - aggiunge Bianchi - anche grazie al prezioso aiuto dell’amica Anna, che non manca mai quando c’è da dare una mano e che ringraziamo di cuore”.

Cos’altro aggiungere? Semplicemente arrivederci alle prossime iniziative alpine.











 

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