(C.Bott.) Dapprima un passaggio dagli Atti degli apostoli - “Pietro, dunque, era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui” - poi la sua collocazione nel contesto della serata di preghiera a sostegno di papa Francesco: “Una situazione simile a quella della primitiva comunità cristiana si ripete qui e in tante altre cattedrali del mondo. Una preghiera incessante e fiduciosa si eleva a Dio da tutta la Chiesa per il successore di Pietro, papa Francesco. In questo momento di trepidazione per la sua salute siamo vicini al Santo padre con la nostra preghiera e con l’affetto, come figli che sono amorosamente accanto al loro papà, e lo affidiamo al Signore”.
Così il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha introdotto ieri in Duomo la sua riflessione prima della recita del rosario voluta per esprimere vicinanza e affetto al pontefice. “Quanta strada abbiamo percorso con lui - ha detto il prelato - e io ringrazio il Signore che mi ha concesso l’opportunità di frequentarlo e di conoscerlo più da vicino. Egli ha avviato decisamente una riforma della Chiesa, come capita nella storia, nei grandi momenti di transizione e di cambiamento d’epoca”.
“Lo sosteniamo con la nostra preghiera - ha aggiunto il vescovo - perché papa Francesco possa affrontare questo tempo di sofferenza nella certezza dell’amore fedele di Cristo e di tutti i suoi discepoli, grati per questa grande figura di pontefice che il Signore ha donato alla Chiesa e attraverso cui il Signore stesso ha visitato il suo popolo”.
Infine un’invocazione: “Maria, madre della Chiesa, insegni a vivere nella fede il tempo della prova e doni a papa Francesco consolazione e sostegno”.
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