Il vicesindaco Roberto Gandin: “Abbiamo lavorato tanto insieme per il nostro paese. Adesso tu proteggici e veglia su di noi”. Il parroco don Aldo Milani: “Dobbiamo pensare che ora lui si trova in un luogo di gioia”
(C.Bott.) “Il profeta Isaia ci prepara a quel giorno, che non è il giorno della morte ma della nuova vita, perché tutti noi siamo chiamati a vedere oltre il velo della morte e a essere consapevoli che l’anima del nostro fratello del quale oggi celebriamo le esequie è viva. Sì, lui è soltanto dall’altra parte del cammino e il Signore asciuga le lacrime da ogni volto perché quelle stesse lacrime devono lasciare il posto ai ricordi”.
E’ alla lettura della messa il primo riferimento di don Aldo Milani nella sua omelìa al rito funebre di Maurizio Centali celebrato questa mattina nella parrocchiale di San Lorenzo ad Abbadia Lariana. “Il Signore prepara per lui il banchetto - aggiunge il parroco della comunità pastorale - e allora noi dobbiamo pensare che ora Maurizio si trova in un luogo di gioia”.
E' il 2014. Maurizio Centali, al centro, in "San Lorenzo" alle celebrazioni per i 20 anni del gruppo comunale della Protezione civile di Abbadia Lariana. |
Dentro la chiesa i labari del gruppo comunale di Protezione civile e del Soccorso degli alpini e il gonfalone del Comune di Abbadia, le tre realtà a cui Centali era maggiormente legato e all’interno delle quali ha operato attivamente e disinteressatamente. Con impegno e dedizione.
“Non l’ho conosciuto personalmente ma so che nella sua vita ha dato esempi belli e grandiosi - afferma il sacerdote - e ha seminato il bene. E la presenza di tanti volontari oggi in questa chiesa ne è la dimostrazione. Già, ha fatto tanto volontariato, Maurizio, e ha scelto di dedicarsi agli altri quando avrebbe potuto stare a casa sua tranquillo. I suoi sono stati gesti caritatevoli e il Signore ci giudicherà proprio sulla carità che saremo stati capaci di compiere”.
Poi un altro riferimento al suo impegno nel campo del volontariato: “I volontari sono un dono per gli altri - dice don Aldo - e Maurizio è stato realmente un dono, innanzitutto per la sua famiglia, poi per gli amici e per la comunità”.
Al termine del rito, dopo l’aspersione e l’incensazione della salma, la lettura della preghiera del volontario soccorritore, che in un passaggio recita: “Signore, pensami quando io vengo chiamato e riempi il mio spirito di luce, il mio cuore d’amore, il mio pensiero della giusta idea, della giusta soluzione, del giusto coraggio e della giusta pietà. Fa’ che io, sempre, possa essere ciò che vorrei, che possa dare il meglio di me e fa che possa sempre pensare agli altri perché tu pensi anche a me”.
Quindi il commosso ricordo di Roberto Gandin, vicesindaco di Abbadia e per lunghi anni al fianco di Centali nel gruppo di Protezione civile. “Hai combattuto come un eroe - dice - ed eravamo come due fratelli. Abbiamo lavorato tanto insieme per il bene del nostro paese. Ora io sentirò un vuoto enorme e allora tu proteggici e veglia sempre su di noi”. E in chiesa è salito alto l’applauso.
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