Firmino De Marcellis |
(C.Bott.) La frenesia della vita quotidiana, le scadenze da rispettare, il malumore e l’insensibilità delle persone risvegliano il desiderio di una vita solitaria. Da qui la decisione di tornare in Val Gerola e andare a vivere nella sua baita di pietra. Lì, all’inizio degli anni Novanta, prende corpo il suo primo libro, Selvatico in Val Gerola, rivisitato e ristampato lo scorso anno.
Lui è Firmino De Marcellis, mandellese, 90 anni compiuti il 20 settembre 2024, un passato legato a filo doppio al mondo del pugilato, che lo ha visto allenatore negli anni in cui era attivo il Gruppo sportivo Moto Guzzi, poi manager e procuratore di vari pugili. C’è poi l’amore per la musica e per il canto.
Domani
pomeriggio alle 14.30 De Marcellis parlerà del suo Selvatico in Val Gerola e si racconterà in un incontro che si terrà
presso il centro diurno di via Manzoni a Mandello Lario. Interverrà la Banda Scala, che proporrà brani del cabaret milanese.
Lo scorso ottobre in un incontro che si era tenuto sempre a Mandello nella sede del Gruppo alpini De Marcellis aveva detto tra l’altro: “La solitudine ha un altro sapore, non deve far paura. Non c’è bisogno di un televisore o di un cellulare, per riempire i silenzi bastano lo scoppiettio e il calore di un camino, i cieli stellati, gli animali e la natura con i suoi rumori e le sue presenze che la quotidianità della vita urbanizzata ci impedisce di percepire”. Così l’incontro con l’altro, quando avviene, riacquista il piacere perduto della condivisione, dell’ascolto. “Oggi non abbiamo mai tempo - aveva aggiunto l’ex allenatore ed ex manager di pugilato - presi come siamo da mille impegni. Ci siamo allontanati e ci sentiamo più soli in mezzo alla gente piuttosto che in una baita sperduta”.
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