Don Luigi Verdi |
Varenna si appresta a ospitare nuovamente don Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità di Romena. Ogni anno don Luigi gira l’Italia per portare i temi e le atmosfere di Romena e il tema individuato per il percorso del 2024-2025 è “Non spegnere la gioia”. L’appuntamento è per martedì 21 gennaio alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di San Giorgio.
“La gioia non va confusa con la felicità - si legge sulla scheda di presentazione della serata - Si è portati a pensare che la felicità consista nell’avere soldi, potere e successo. Sappiamo che non è così, ma soprattutto sappiamo che qualcuno paga questa nostra felicità e che il mondo è senza gioia perché ci sono uomini troppo avidi di felicità. Questa è condizionata dalla soddisfazione dei desideri, la gioia è invece una conquista. Noi siamo nati per la gioia e quando ci manca, anche se abbiamo tutto, ci sentiamo delusi, frustrati, insoddisfatti. Gioia è amare e essere amati, veder nascere il sole, contemplare la bellezza, stare insieme. La vera gioia è quella di essere nati”.
Come un fiore di pietra non colto, la pieve di Romena sboccia da quasi 900 anni nel verde della campagna del Casentino, su una collina che apre lo sguardo sulla valle, seguendo il percorso di un Arno ancora giovane. Anticamente la pieve era faro sulla pista dei pellegrini che scendevano dal Nord Europa per dirigersi verso Roma. Poi è stata casa di preghiera per un mondo contadino che qui si ritrovava per farsi comunità.
Oggi, spopolata la campagna, la pieve ha trovato una nuova ragione di vita: accoglie le persone che sentono il bisogno di trovare uno spazio di semplicità e autenticità, riscoprendo il proprio volto in quello degli altri.
Dal 1991 nel rustico che abbraccia la pieve la Fraternità di Romena ospita chiunque voglia mettersi in cammino verso se stesso, offrendo uno spazio di silenzio e accoglienza e, insieme, opportunità di condivisione e di incontro. Per tutti questi viandanti la Fraternità si fa porto di terra, mettendo a disposizione un attracco dove sostare e “fare casa”, prima di ripartire.
“Cosa serve davvero per vivere?”, si chiede e ci chiede don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità. “Noi - prosegue - pensiamo che ogni persona abbia bisogno di almeno tre cose: un pezzo di pane, un po’ di affetto e di sentirsi a casa da qualche parte. Ed è questo che proviamo a offrire a chi passa da qui”.
Nato a San Giovanni Valdarno nel 1958, don Luigi ha intrapreso il suo cammino di sacerdote nel Casentino, a Pratovecchio. Nel 1991, dopo una profonda crisi personale e spirituale, ha chiesto al vescovo di Fiesole di poter realizzare a Romena un’esperienza di fraternità. E’ cominciato così il cammino di Romena. In pochi anni la pieve, che era sporadicamente visitata da qualche gruppo di turisti e utilizzata da pochi parrocchiani, è divenuta luogo d’incontro per migliaia di viandanti in cammino verso una qualità di vita più autentica e verso un tessuto diverso di relazioni.
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