Il parroco don Aldo Milani: “Guardiamo alla figura del patrono ma ricordiamo che ci sono anche i santi della porta accanto”
(C.Bott.) Sotto la pioggia la benedizione degli animali sul sagrato della chiesa parrocchiale, preceduta dai vespri solenni e seguita dall’incanto dei canestri, con un concerto di campane a dare ancora più solennità alla ricorrenza. A Crebbio anche in questo inizio di 2025 a vincere è stata la tradizione, con la gastronomia e i piatti tipici a dominare la scena e, come sempre, con la polenta oncia incontrastata “regina” della tavola.
Oggi pomeriggio, dunque, un altro atteso appuntamento della festa di Sant’Antonio, quello con la benedizione degli animali impartita da don Aldo Milani, da poco più di un mese parroco della comunità pastorale di Abbadia Lariana. Davanti alla chiesa sono stati benedetti cani di varie razze e di ogni taglia, dalle più piccole alle più grandi, ma anche asinelli e alpaca, questi ultimi come ogni anno ammiratissimi e super coccolati.
In precedenza, come detto, la celebrazione dei Vespri, durante i quali il parroco aveva sollecitato a guardare alla figura di sant’Antonio, ricordando come non ci siano soltanto i santi riportati sul calendario ma anche quelli “della porta accanto”, inseriti nella quotidianità fatta di famiglia, studio, lavoro e vita sociale.
Sulla festa di Sant’Antonio il sipario non è però ancora calato. Resta infatti l’appuntamento gastronomico di questa sera. Poi davvero, a fine serata, l’arrivederci sarà al 2026. Per un’altra festa nel segno della tradizione.
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