Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Un’estate senza treni sulla linea Lecco-Sondrio-Tirano non è un problema poco rilevante, anzi. E se gli albergatori, i turisti magari trovano soluzioni alternative per farvi fronte, i lavoratori, le famiglie, gli studenti del territorio sono messi decisamente peggio. Come sempre, del resto. D’altronde i lavori si devono fare, certo. Peccato che sono decenni che il pendolarismo lavorativo e studentesco è penalizzato e trattato malamente. Soltanto i grandi eventi pare smuovano le cose e non si può fare brutta figura, no.
E’ un Paese, il nostro, che ci provoca indignazione. Poco, misero rispetto per le esistenze quotidiane della gente comune e per la sofferenza sociale crescente, che stride amaramente con le retoriche patinate di successo. Già recarsi al lavoro con i mezzi pubblici è un’odissea con infinite perdite di tempo, corse affannose, ansie di arrivare per tempo e quant’altro. Lavoro che basta a malapena a sbarcare il lunario, come sa bene il Paese reale, non quello che viene dipinto con finzione narrativa in cui tutto pare procedere a gonfie vele.
Basta guardare gli indicatori sulle diseguaglianze sociali che si impennano, quelli sulla povertà che fanno rabbrividire, quelli sul disagio giovanile che scuotono. Volti che nessuno vuole vedere. Le vite faticose, quotidiane delle persone non interessano. Bisogna pensare in grande… andare su Marte…
Qui non si tratta di dire che non si debbono fare le opere o migliorare le cose, ci mancherebbe. Ma non se ne può più di questa banalizzazione e noncuranza della vita reale di centinaia di migliaia di persone, che poi sono le stesse che non vanno più a votare, che non partecipano più alla vita politica nelle loro comunità.
E se il fenomeno del disagio giovanile viene esclusivamente interpretato come un problema di ordine e sicurezza (le baby gang... pessimo termine) e non anche come il sintomo di un malessere sociale non visto né curato, allora vuol dire che il cinismo sociale è davvero diventato lo sport preferito. Noi ci opponiamo e non ci pieghiamo a questa logica inaccettabile.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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