Nel nome e in ricordo del figlio, morto nel 2015 a soli 10 anni, con sua moglie Paola aveva costituito in paese un’associazione che fa della solidarietà l’elemento cardine della sua azione
Stefano Barra, classe 1968. |
(C.Bott.) Per lui Michy, il “suo” Michy, era “il grande guerriero”. Lo chiamava così quel figlio unico voluto, fortissimamente voluto da lui e da sua moglie Paola e strappato alla vita da un sarcoma osseo all’età di soli 10 anni un giorno di fine novembre del 2015. Questa mattina Stefano Barra, classe 1968, di Abbadia Lariana, lo ha raggiunto. Il male che si era manifestato qualche tempo fa e contro il quale ha combattuto con la stessa grinta, la stessa determinazione, la stessa voglia di vincere di suo figlio ha purtroppo avuto il sopravvento.
Già, anche lui, anche Stefano era diventato un “guerriero”. Consapevole della gravità del male che lo aveva aggredito, ha lottato per sconfiggerlo. “Combattiamo, questo è certo”, ci aveva detto qualche mese fa rispondendo alla domanda su quali fossero le sue condizioni di salute. “No, non molliamo. Mai”, aveva aggiunto con un sorriso.
Più o meno quelle stesse parole ce le aveva ripetute anche lo scorso settembre in occasione del motoraduno internazionale di Mandello Lario, che lo aveva visto in prima linea con l’associazione “Michy… sempre con noi” che lui stesso, con sua moglie Paola, aveva voluto costituire pochi mesi dopo la morte di suo figlio e che tanto ha fatto, in otto anni di attività, per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di attrezzature mediche da utilizzare in special modo per i bambini colpiti da tumore.
Da subito quel sodalizio ha operato in collaborazione con il reparto di Pediatria oncologica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, che si occupa della cura del cancro sia dal punto di vista clinico sia per quanto riguarda la ricerca. “Durante l’anno allestiamo bancarelle proponendo prodotti e oggetti di nostra produzione e cerchiamo di sensibilizzare sul tema delle malattie oncologiche infantili. Partecipiamo anche a vari eventi organizzati sul territorio a cui veniamo invitati”, si legge sulla scheda di presentazione dell’associazione.
Ma è stata da subito a 360 gradi l’azione solidale svolta da “Michy… sempre con noi”. Il giorno del suo primo compleanno dopo la scomparsa - era il marzo 2016 - in sua memoria era stato organizzato il “Michy motor day”, poi riproposto negli anni successivi per ricordare la grande passione di Michele per i rally e in generale per i motori.
Quanti, da quel 2016, i gesti di vicinanza verso chi soffre. Quanti gli anelli che hanno allungato, anno dopo anno, la catena di solidarietà dell’associazione, da sempre vicina anche al Soccorso degli alpini di Mandello Lario! Quante le iniziative proposte! Basti pensare, oltre appunto al “Michy motor day”, alla partecipazione agli eventi organizzati sul territorio e alle innumerevoli manifestazioni proposte direttamente dall’associazione. Sempre nel nome e nel ricordo di quel “grande guerriero” che ora Stefano ha raggiunto.
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