13 dicembre 2024

Tino Magni (Alleanza Verdi e Sinistra) a due ministri: “Lierna, si valuti la rimozione dell’antenna 5G”

A giudizio del parlamentare lecchese una simile modalità di approccio a problematiche di così ampio impatto sulla popolazione rappresenta un precedente pericolosissimo

Il senatore Tino Magni (Alleanza Verdi e Sinistra).

Un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Cultura in merito all’installazione dell’antenna 5G a Genico di Lierna. A presentarla è il senatore lecchese Tino Magni, esponente di Alleanza Verdi Sinistra, destinatari Gilberto Pichetto Fratin e Alessandro Giuli. Di seguito, i passaggi più significativi  dell’interrogazione:

“Si susseguono da tempo notizie, articoli e sopralluoghi in merito all’installazione di un ripetitore 5G a Lierna in prossimità delle case della frazione Genico, luogo di straordinaria bellezza paesaggistica e situato sullo storico percorso “sentiero del viandante”…

Il 20 novembre, in meno di mezza giornata di lavoro, l’“albero a 30 piani”, così definito, è stato installato e ora svetta su un terreno privato. Alle insistenti richieste di informazioni inoltrate dai residenti al Comune di Lierna ha fatto seguito un incontro in data 19 novembre durante il quale la sindaca avrebbe confermato la mancata partecipazione dell’Amministrazione alla conferenza dei servizi indetta dalla Comunità montana della Valsassina…

In numerose occasioni precedenti la sindaca avrebbe invece dichiarato di non aver mai ricevuto la convocazione da parte della conferenza dei servizi e, in sede di incontro del 19 novembre, avrebbe inoltre dichiarato che la presenza dell’amministrazione comunale di Lierna in sede di conferenza dei servizi e il proprio parere sarebbero stati “irrilevanti”.

Il punto dove è stata installata la struttura non è distante dalle abitazioni e tantomeno dal “sentiero del viandante”… e tutto ciò è avvenuto senza alcun coinvolgimento preventivo dei liernesi e, in particolare, di quelli di Genico, che pure avevano avanzato rimostranze e richieste di informazioni già nel mese di giugno, quando sul terreno del privato apparivano i primi segnali dei lavori di preparazione di una piattaforma.

Le rimostranze sono state di fatto disattese e oggi non possono che apparire fondate per l’impatto devastante di tale realizzazione sulla frazione e sull’intero territorio liernese. E’ di tutta evidenza, infatti, che i cittadini di Genico e tutti i liernesi si sono visti sottrarre parti del loro territorio senza nemmeno aver potuto esprimere considerazioni preventive in merito al mutamento morfologico che l’intervento avrebbe avuto sull’area destinata a ospitare il ripetitore.

A parere dell’interrogante tale modalità di approccio a problematiche di così ampio impatto sulla popolazione non può che rappresentare un precedente pericolosissimo, in assoluto spregio della tutela dei diritti dei cittadini e dei vincoli a salvaguardia del decoro ambientale e turistico della comunità liernese.

In particolare, i gestori di reti di telecomunicazioni sono tenuti a presentare ai Comuni e all’Arpa, entro il 30 novembre di ogni anno, un piano di localizzazione che descriva lo sviluppo e la modificazione dei sistemi da loro gestiti, soprattutto quanto alle aree di ricerca per la collocazione di nuove stazioni… Risulta inoltre all’interrogante che, sempre il 19 novembre, i cittadini, allertati dalla messa in posa delle fondamenta del ripetitore, nel corso del confronto avuto con la sindaca avrebbero appreso della sua inconsapevolezza circa l’evento e che peraltro l’Amministrazione precedente non avrebbe tenuto conto della richiesta da parte della Cellinex per una locazione congrua suggerita per l'impianto.

Alla data del 3 dicembre sono più di 40 le persone che hanno firmato per chiedere “la sospensione immediata dei lavori, considerati i 120 giorni previsti a partire dal 9 ottobre 2024 e la convocazione di un’assemblea pubblica per conoscere e discutere il processo decisionale che ha portato alla scelta di questa ubicazione”. Chiedono inoltre la copia per conoscenza dell’autorizzazione, nonché la copia dei pareri di Arpa e Soprintendenza.

Si chiede di sapere quali siano le valutazioni dei ministri in indirizzo su quanto sopra e se non ritengano, per quanto di competenza, di intraprendere urgenti iniziative per far luce al più presto sull’iter che ha portato all’installazione del ripetitore 5G in prossimità delle abitazioni a Lierna, nonché sull’impatto ambientale di tale misura, che non può non apparire adottata in assoluto spregio della tutela dei diritti dei cittadini e dei vincoli a salvaguardia del decoro ambientale e turistico della comunità liernese, anche al fine di promuovere la rimozione del ripetitore”.

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