Adriana Lafranconi
Dalla mandellese Adriana Lafranconi riceviamo e pubblichiamo:
Uscendo dalla sala civica la sera della presentazione del mio libro Il paese sul lago. Cento e un personaggio in scena, l’assessore comunale alla Cultura e all’istruzione, Doriana Pachera, mi aveva lanciato l’idea di continuare a raccogliere e a registrare aneddoti di persone di Mandello Lario.
Presa dalla soddisfazione per l’esito della serata, lo confesso, avevo dato relativo orecchio a questa proposta. Ma l’indomani, di primo pomeriggio, avevo ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto. Ero stata lì lì per non rispondere, ma poi avevo preferito farlo. Era una nostra compaesana che mi diceva che si era buttata a capofitto nella lettura del libro e che mi ringraziava perché i vari aneddoti le avevano permesso di riportare in superficie ricordi che credeva sepolti definitivamente. Di qualcuno mi ha fatto dono nella stessa chiamata. Grazie, Osvalda.
A quella prima telefonata ne sono seguite altre, più o meno dello stesso tenore. Domenica scorsa, al Teatro Malibran di Venezia - “Duo di canti e racconti lagunari”, spettacolo benefico - lo scrittore, saggista e appassionato di storia Alberto Toso Fei, dopo aver letto alcuni testi, mentre sullo schermo scorrevano immagini e filmati d’epoca ha invitato i presenti a cercare materiale fotografico e filmini amatoriali da consegnare per incrementare la memoria collettiva del passato della città.
Niente nasce per caso. Sono tornata a casa pensando che l’invito a raccogliere altri aneddoti non è da trascurare. Da qui, quindi, rivolgo la proposta a tutti i lettori di questo blog, nati o meno a Mandello, residenti o meno in paese, nel caso abbiano presenti episodi della loro vita (o di altrui vite) che reputano meritevoli di essere conosciuti a contattarmi all’indirizzo e-mail adriana.lafranconi@gmail.com per comunicarmi la loro disponibilità in merito.
I momenti in famiglia delle prossime festività, oltre che per mangiare panettone e giocare a tombola, potrebbero essere anche occasione di “amarcord”, di episodi buffi, lieti ma anche tragici. E insieme potremo raccoglierli e registrarli. Sarà il materiale raccolto a dirci che uso se ne potrà fare, anche confrontando storie mandellesi d’origine con altre di diversa provenienza, italiana o meno, alla ricerca di elementi che accomunano culture magari anche lontane tra loro.
E’ presto, ovviamente, per dire che forma assumerà questa eventuale raccolta, ma mi preme dire fin d’ora che se avrà quella di un libro i diritti d’autore - royalties, come si dice adesso - verranno devoluti, per decisione a maggioranza di chi vi avrà collaborato, a qualche ente benefico, meglio se di Mandello. Sono certa che questo invito sarà raccolto e aspetto i vostri messaggi sulla mia posta. Buone feste a tutti!
Adriana Lafranconi (Mandello Lario)
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