30 dicembre 2024

Mandello Lario. “Casa Comune” dopo la lettera del sindaco: “Vale il motto chi si loda si imbroda”

Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:

“Chi si loda si imbroda”. Questo vecchio e saggio motto popolare andrebbe applicato alla lettera aperta del primo cittadino di Mandello Lario, Riccardo Fasoli, per riassumere - a suo dire - le tante cose fatte e da fare nel 2025. Siamo del parere che nessuna Amministrazione faccia “tutto bene” e nemmeno “tutto male”. Questo vale anche per Fasoli, ovviamente.

Quindi il sindaco non avrebbe dovuto omettere - ad esempio - sui temi del bilancio, dei debiti e delle opere pubbliche che la sua maggioranza non è stata così fortemente penalizzata dal cosiddetto “patto di stabilità” come nei decenni precedenti, vero e proprio impedimento alla spesa dei Comuni per opere pubbliche e non soltanto, in particolare nel quinquennio 2010/2015 (Giunta Mariani).

Inoltre l’opera invasiva e pessima realizzata sull’area ex campeggio, così fortemente voluta da Fasoli e dalla sua maggioranza, è sottoposta al blocco dei lavori da mesi e si è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, dopo che il Tar della Lombardia ha sonoramente bocciato l’intervento e messo in evidenza i tanti gravi “errori” compiuti.

I lavori ai giardini pubblici a lago sono stati oggetto di ampie e motivate contestazioni da parte nostra e della cittadinanza da diversi anni, con tanto spreco di risorse pubbliche a beneficio di pochi e con dannose colate di cemento, e il Piano di governo del territorio (quindi materia urbanistica ed edilizia) di Fasoli è stato impugnato da Legambiente Lombardia davanti al Tar, per ben circoscritte e articolate ragioni legate al mancato rispetto di normative nazionali e regionali di tipo ambientale e paesaggistico.

Ancora. L’edificio incompiuto di Molina non è stato mai abbattuto dalla sua Giunta, in nove anni di governo, nonostante la precedente Amministrazione Mariani avesse vinto sia al Tar sia al Consiglio di Stato contro il privato costruttore e avesse ordinato la demolizione dell’edificio prima del cambio di Amministrazione a seguito di elezioni.

Questo per iniziare a ricordare alcune cose di significativa importanza, stranamente omesse dal sindaco. Ci riserviamo di intervenire, successivamente, sugli altri temi sollevati da Fasoli.

Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”

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