Il maestro bellanese: “Fra i traguardi più significativi di quest’anno c’è stata la lunga tournée in Cina, che mi ha visto portare il nome del Lago di Como e della Lombardia in oltre 25 città”
Il 2024 è agli sgoccioli e il maestro Roberto Gianola, bellanese, guarda già con entusiasmo al 2025, che si prospetta ricco di sfide e progetti internazionali. Dopo un anno straordinario, che lo ha visto impegnato in teatri di grande prestigio, Gianola ha recentemente intrapreso una nuova avventura come direttore al Teatro dell’Opera di Smirne, in Turchia. Questo incarico segna l’inizio di una nuova fase della sua carriera, dopo il decennio trascorso al Teatro dell’Opera di Istanbul.
“Ho accettato con entusiasmo questa nuova sfida - racconta Gianola - Dopo dieci anni a Istanbul sentivo che il mio ciclo era concluso. Non sono mai stato a lungo in un teatro. Il mio carattere “libero” mi spinge a cercare sempre nuove emozioni. E a Izmir sto trovando ciò che cercavo”.
Dal suo arrivo a Izmir, Gianola ha già diretto con successo opere come La bella addormentata, la Bohème di Puccini e La Traviata di Verdi, sempre con il “tutto esaurito”.
Ma nel suo 2024 c’è anche un sogno divenuto realtà, una tournée in Cina…
“Fra i traguardi più significativi di quest’anno c’è stata la lunga tournée in Cina, che mi ha visto portare il nome del Lago di Como e della Lombardia in oltre 25 città. Un progetto che ha visto protagonista la “Lake Como Philharmonic Orchestra”, fondata oltre vent’anni fa, e che ha avuto l’opportunità di rappresentare la tradizione musicale italiana in un contesto internazionale di grande prestigio. La tournée in Cina è stata davvero un sogno realizzato, un’occasione straordinaria per far conoscere la nostra musica in un Paese immenso. Sono orgoglioso di aver portato con la nostra orchestra il nome del nostro lago e della nostra regione in Cina. Siamo stati poco più di un mese e abbiamo replicato il nostro spettacolo 27 volte in altrettante città”.
Un anno di debutti e nuove sfide, in definitiva…
“Tra i debutti più significativi vi è stata Romeo e Giulietta di Gounod al Teatro dell’Opera di Hong Kong, un’opera che ha richiesto uno studio approfondito. Debuttare con Romeo e Giulietta è un momento speciale. La direzione di quest’opera, poi, richiede uno studio profondo e una comprensione dettagliata della partitura, oltre che della lingua francese”.
E a novembre 2024 il debutto con la “Turandot” e altri progetti imminenti…
“Un altro grande debutto vissuto con emozione è stato quello della Turandot di Puccini, opera che ho sempre studiato ma che, per vari motivi, non avevo ancora diretto. Questo debutto è avvenuto il 29 novembre al Teatro nazionale di Skopje, in Macedonia. Il giorno successivo mi sono spostato a Lecce per le prove de La vedova allegra. Per i prossimi giorni, per la precisione il 31 dicembre e il 3 gennaio, è invece previsto il ritorno a Maribor per dirigere la Traviata con la regia di Hugo de Ana”.
E il 2025 si annuncia
un anno di nuove sfide e debutti
“Esattamente. Dapprima dirigerò l’Otello di Verdi al Teatro dell’Opera
di Maribor, in Slovenia, dove inizierò le prove l’8 gennaio. Sarà un’opera
straordinaria e una grande sfida per me. Ma sono entusiasta e molto carico. In
marzo poi tornerò a Lubiana per dirigere Il Trovatore. Mi trovo molto
bene in Slovenia, nazione che stimo moltissimo anche per il suo clima e le sue
tradizioni, che mi fanno sentire a casa”.
Per cominciare, però, ci saranno i concerti di Capodanno…
“Ci sono due eventi molto attesi sul territorio: il 2 gennaio nella mia Bellano, il 4 a Valmadrera, dove ritornerò dopo molti anni. Sarà come sempre un’emozione molto speciale per me festeggiare il Capodanno con il pubblico… di casa. Sarà impegnativo, perché farò la spola con Maribor per non mancare, ma non vedo l’ora di incontrare tutti per festeggiare insieme. Restate connessi, allora, perché ci sono tanti altri progetti che stanno prendendo forma”.
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