13 dicembre 2024

La “Oltretutto 97” e il tennistavolo, un percorso di crescita a 360 gradi. E il cammino continua

La mandellese Serenella Alippi, tecnico Fitet e coach inclusivo: “Scoprire le abilità degli atleti è stata una vera rivelazione. Comunicare e entrare in sintonia con loro, esercizio dopo esercizio, allenamento dopo allenamento, è  stata una grande soddisfazione”

Giornata positiva per la sezione tennistavolo della “Oltretutto 97” al torneo regionale Csi di Villa Guardia disputato domenica 8 dicembre. Nella “classe 11” (disabilità intellettiva)  l’associazione sportiva dilettantistica di Malgrate schierava ben 10 atleti e nella “classe 1-5” (disabilità fisica su carrozzina) un atleta. Assenti giustificati Giacomo Fumagalli, Amos Benedetti e Federico Goretti.

In campo maschile medaglia d’oro per Marco Panzeri Marco, argento per Marco Ghirlandi, bronzo sia per Ivan Corti sia per Guido Cipriani. Nel femminile vittoria di Matilde Scaccabarozzi, argento per Chiara Valsecchi e bronzo per Francesca Colombo. Ottime anche le prestazioni dei ragazzi piazzatisi al quinto posto a pari merito - Michele Redaelli, Marco Urciuoli e Samuel Panzeri - che hanno dato filo da torcere agli avversari. Non da meno la prestazione di Nicola Grassi. Incluso in un girone di giocatori veterani di questa disciplina sportiva, ha ben gestito la sua partita fino all’ultimo, piazzandosi a sua volta al quinto posto.

La sezione tennistavolo si è costituita nel 2022 e i suoi portacolori hanno sempre partecipato a eventi a livello provinciale, regionale, nazionale e persino internazionale.

L’Asd “Oltretutto 97”, attiva dal 1997, si propone di promuovere la pratica sportiva per persone con disabilità di tipo fisico, intellettivo e relazionale. Gli associati si distinguono in atleti, tecnici, volontari familiari e sostenitori. Ci sono poi anche due atleti partner: Alice Ghirlandi e Fabio Negri. Nella stagione sportiva 2023-2024 la società malgratese per quanto riguarda gli associati ha raggiunto “quota 304”, con 109 atleti con disabilità intellettiva-relazionale, ed è un prezioso riferimento in tutta la provincia di Lecco per le famiglie chiamate ad affrontare quotidianamente il disagio di seguire e motivare un figlio portatore di questa tipologia di disabilità.

Guidata dal presidente Ettore Fumagalli, dal consiglio direttivo e da uno staff lungimirante, la “Oltretutto 97” organizza allenamenti settimanali in nove diverse discipline sportive. Gli allenamenti di tennistavolo si svolgono nella palestra comunale di Abbadia Lariana in accordo con il “TT Abbadia Lariana”, che mette a disposizione dell’associazione tavoli, palline e il materiale necessario all’allenamento degli atleti, seguiti da un tecnico Fitet e da alcuni assistenti volontari.

Ma come nasce la passione del tennistavolo per questo team di atleti della “Oltretutto ‘97, sodalizio che come detto propone da anni un approccio a tutte le discipline sportive basandosi sulla correlazione tra attività motoria e miglioramento della performance cognitiva? Da un incontro casuale ai tavoli da ping-pong fra un tecnico e i ragazzi. Da lì la volontà di allenarsi e perfezionarsi nonostante le difficoltà che ogni ragazzo porta con sé. In poco tempo il team pongistico è cresciuto e oggi può contare su una quindicina di  atleti con disabilità fisica e intellettiva.

“Quando ci troviamo è sempre una bellissima festa - spiega Serenella Alippi, mandellese, tecnico Fitet e coach inclusivo - e questo è l’aspetto positivo degli allenamenti perché tutti hanno una gran voglia di imparare e di cimentarsi in nuovi esercizi. Le sedute iniziano con un breve riscaldamento. Si parte con una leggera corsa per poi passare a esercizi riguardanti gli arti superiori e inferiori, cercando di allenare equilibrio, coordinazione, ritmo e orientamento, per poi passare a esercizi di abilità con racchetta e pallina propedeutici al gioco”. “Il passo successivo - aggiunge - è ai tavoli, con esercizi che aiutano gli atleti a migliorare la tecnica controllando velocità, traiettoria e rotazione della pallina. All’inizio si tratta di esercizi propedeutici alla disciplina del tennistavolo, per poi diventare sempre più specifici e tecnici, proporzionati alle capacità e alle potenzialità dei giocatori. Abbiamo iniziato con un approccio tra sport e condivisione in cui ho potuto percepire le difficoltà degli atleti, che all’inizio non sono state poche, e nello stesso tempo ho potuto escogitare con loro le varie soluzioni, entrando in empatia con gli atleti stessi e trasmettendo loro quella sicurezza che li ha resi discreti giocatori”.

Osserva ancora Serenella Alippi: “Abbiamo imparato insieme le regole del gioco e il rispetto dei materiali, oltre a quello degli orari di allenamento. Un valido aiuto è arrivato dai genitori, che mi hanno sempre dato quella fiducia di cui ogni allenatore necessita. Hanno saputo stare in disparte e essere presenti al momento giusto, lasciando i figli liberi di metabolizzare da soli vittorie e sconfitte. Non sempre si vince, come non sempre si perde. L’importante è sapere di aver dato il massimo e di essere cresciuti nel gioco e nel saper affrontare ogni situazione con lo spirito giusto. Scoprire le loro abilità è stata una vera rivelazione. Comunicare e entrare in sintonia con loro, esercizio dopo esercizio, allenamento dopo allenamento, è  stata una grande soddisfazione. Una comunicazione fatta di emozioni, di sguardi, di abbracci, di gioie e di pianti”.

“Ognuno di loro - conclude - ha ottenuto risultati importanti. Ha saputo gestire le proprie emozioni nelle prime competizioni. Il confronto diretto con l’avversario non è cosa da poco. Tutti hanno saputo gestire le loro ansie e le loro paure, assumendo un comportamento efficace in situazioni di stress”.


























 

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