(C.Bott.) Sono il simbolo della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e con il loro potere evocativo rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e i femminicidi.
La storia delle scarpe rosse, elemento associato al 25 novembre, ha avuto inizio in Messico, a Ciudad Juárez, città tristemente nota per il numero sconcertante dei femminicidi avvenuti negli ultimi decenni. Proprio per ricordare le donne vittime di violenza l’artista messicana Elina Chauvet il 22 agosto 2009 posizionò in una piazza della città 33 paia di scarpe femminili, tutte rosse.
L’idea della Chauvet, che proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne portò a Mandello nel 2013 il suo progetto denominato Zapatos rojos, nacque per la necessità di accendere i riflettori sul fenomeno, ma anche per ricordare la sorella, assassinata dal marito a soli 20 anni.
Scarpe rosse, in qualche caso accompagnate da scritte significative, sono esposte questo fine settimana anche nelle vetrine del centro di Mandello Lario, nei negozi di generi alimentari come in quelli di abbigliamento, nelle profumerie e nelle gioiellerie, nelle mercerie e negli studi d’arte, nei negozi di ottica, nelle sartorie e in altri spazi ancora. Scarpe rosse per dire no alla violenza.
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