02 novembre 2024

“Ricordo lo sgomento e l’incredulità di don Ambrogio Balatti per l’uccisione di suor Maria Laura”

Michele Cervati, avvocato della famiglia della religiosa uccisa a Chiavenna nel 2000, incontrò più volte il sacerdote mandellese, inizialmente individuato dalle tre giovani come vittima sacrificale

Don Ambrogio Balatti

(C.Bott.) “Incontrai don Ambrogio Balatti nei giorni immediatamente successivi quel tragico 6 giugno 2000 segnato dall’uccisione a Chiavenna di suor Maria Laura Mainetti, madre superiora della Congregazione delle figlie della Croce. Ricordo lo sgomento, lo sconcerto e l’incredulità di tutti, in particolare di quel sacerdote, che avendo visto la religiosa la sera stessa dell’omicidio e avendo parlato con lei non si dava ragione di quanto accaduto, di tanta crudeltà”.

Michele Cervati, legale con studio a Colico, da sempre attento agli aspetti legati al disagio giovanile, era all’epoca l’avvocato difensore della famiglia di suor Maria Laura e partecipò al processo penale. A quel caso aveva poi dedicato anni fa un suo libro - In nome di Satana - in cui affrontava la matrice dell’omicidio come emersa dalle carte processuali, riportando stralci inediti degli interrogatori delle responsabili dell’assassinio, atti di indagine, perizie e sentenze, oltre a cercare di approfondire lati della vicenda mai del tutto chiariti.

“Il contributo di don Ambrogio fu decisamente importante per risolvere il caso - spiega l’avvocato - e portare all’arresto delle tre omicide”.

L'avvocato Michele Cervati.

Ricorda anche, Michele Cervati, che proprio il sacerdote originario di Mandello Lario morto all’età di 84 anni nella notte della festività di Ognissanti era stato inizialmente individuato come vittima sacrificale dalle tre giovani, che poi però avevano cambiato obiettivo anche per la prestanza fisica di don Ambrogio. E in un interrogatorio di quasi quattro mesi dopo l’omicidio una delle ragazze ebbe a dire: “Io mi ero opposta all’eliminazione fisica del prete, in quanto avevo saputo che era una persona che faceva del bene”.

Cervati incontrò altre volte l’allora arciprete di Chiavenna insieme a monsignor Alessandro Maggiolini, vescovo di Como dal 1989 al 2006, ogni qualvolta il prelato veniva in visita a Colico o proprio a Chiavenna. “Don Ambrogio aveva compreso da subito il sacrificio a cui suor Maria Laura era andata incontro - afferma ancora il legale - e non a caso si prodigò nella causa che avrebbe portato nel 2021 alla sua beatificazione”. “Oltre che per la lungimiranza con cui ha svolto il suo ministero - conclude - ora verrà ricordato anche per questo suo importante contributo”.

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