03 novembre 2024

Padre Sandro dalla Polinesia: “Don Ambrogio, pietra presa ai piedi della Grigna per servire la Chiesa”

Il missionario mandellese: “Ha mostrato la via del sacerdozio a nuove generazioni, seguendone la formazione. Ma è stato anche sapiente, intelligente e silenzioso pastore”

Padre Sandro Lafranconi

Dalla Polinesia francese, sua attuale terra di missione, il mandellese padre Sandro Lafranconi ci invia questa preziosa testimonianza sulla figura di don Ambrogio Balatti:

Nella Chiesa le pietre vive che la compongono hanno ognuna un proprio ruolo e una propria importanza. Don Ambrogio aveva tutte le caratteristiche, le doti e le qualità che appartengono a un vescovo. Ma altro e ugualmente importante (se non ancora di più) fu il suo ruolo. Oso comunque affermare che quasi sicuramente più volte fece parte della rosa dei candidati indicati per quel ruolo. E me ne assumo la responsabilità, considerato che in proposito il secretum pontificium copre giustamente con il velo della discrezione quelle informazioni che sarebbero altrimenti gettate in pasto al più becero dei pettegolezzi.

Don Ambrogio resta quella pietra presa ai piedi della Grigna per servire la Chiesa e sostenere attacchi del maligno, scossoni epocali e umane debolezze. Faceva parte di quella inscindibile triade consacrata nell’anno di grazia 1964, quando ben tre mandellesi furono ordinati sacerdoti. Uno di loro poi vescovo, Dante. Ma gli altri due, Ambrogio e Vittorio, con ruoli altrettanto importanti nell’armoniosa edificazione dell’edificio basato sul Cristo pietra angolare. Tre pietre della Grigna accanto alla pietra angolare. E non è certo quel passaggio chiamato “morte” che potrà scuotere o sminuire il loro ruolo.

Io, indegno testimone di quel sodalizio sacerdotale che ho visto nascere nella cattedrale di Como, mi sento onorato di ricordarlo oggi, quando don Ambrogio assume un nuovo ruolo, come ben dice il termine, una nuova funzione per quella pietra che è nella chiesa. Defunctus. Dimesso da una funzione per assumerne altre. E quella prima funzione lui l’ha svolta in modo esemplare. Ha mostrato la via del sacerdozio a nuove generazioni, seguendone la formazione. Ma è stato anche sapiente, intelligente e silenzioso pastore. Appunto come una di quelle pietre abilmente tagliate e poste nelle basiliche romaniche per permettere all’edificio di mantenere l’equilibrio nell’ingiuria del tempo, dei terremoti, dei venti e delle tempeste.

Quanto mi è stato di conforto averti come confessore, consigliere e amico nei rari momenti in cui di stanza a Mandello tra una missione e l’altra salivo a Luzzeno per curarmi e guarire le inevitabili passeggere ferite della Missione. Amico discreto, consigliere avveduto, dalla profondità del silenzio ti lasciavi suggerire quelle parole che sgorgavano semplici e comprensibili a tutti.

Pietra viva della Chiesa, numero unico nell’innumerevole schiera dei santi, Ambrogio da Luzzeno, prete della Chiesa che è in Como ora immerso nella luce del Risorto, continua a sorridermi. E a sorriderci. Abbiamo bisogno di contare su di te e di appoggiarci a te, solido, silenzioso, compatto e stabile, come el Sass de Caval o quel di Carbunèe, come la nostra Grigna.

Padre Sandro Lafranconi

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