La comunità di Chiavenna ricorda “la sua profondità, la sua umiltà e la sua preparazione umana e spirituale”. I coetanei del 1940: “Ha sempre saputo seminare amore”
(C.Bott.) “Don Ambrogio ha iniziato il suo ministero a Cadorago, dove è stato vicario a partire dal 1964, anno della sua ordinazione sacerdotale. Quello stesso anno io, allora giovane prete, lasciavo l’incarico di vicario proprio di Cadorago che mi era stato affidato due anni prima. Con don Ambrogio siamo diventati buoni amici e da lui ho ricevuto più di un sorridente consiglio”.
Monsignor Carlo Calori, per quindici anni parroco della comunità comasca di San Fedele ora guidata da don Pietro Mitta, parroco a Mandello Lario dal 2008 a 2018, ricorda don Ambrogio Balatti e invita alla preghiera in suo suffragio.
A esprimere gratitudine al sacerdote mandellese è in queste ore anche la comunità di Chiavenna, dove don Ambrogio è stato arciprete dal ’94 al 2016 e dove ha saputo farsi apprezzare per “la sua profondità, la sua umiltà e la sua preparazione umana e spirituale”. “In Paradiso ricordati di noi e della tua Chiavenna con suor Maria Laura”, si legge sull’annuncio funebre.
Ricordano con affetto don Ambrogio anche i suoi coetanei mandellesi della classe 1940, che sottolineano a loro volta “la sua umiltà e il suo buon cuore” e il fatto che abbia sempre saputo “seminare amore”.
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