Lierna celebra San Martino, ricorrenza liturgica che mobilita in particolare i frazionisti di Grumo e Casate. Questa sera alle 20.10 è prevista la recita del rosario presso la piccola chiesa dedicata proprio al vescovo e militare romano originario della Pannonia, l’odierna Ungheria. Alle 20.30 la messa, seguita dall’incanto dei canestri e dalla distribuzione di dolcetti.
Della chiesetta di San Martino sul sito della Pro loco di Lierna si legge: “Costituita da un semplice edificio con campanile, preceduto da un portico ornato da un ingenuo affresco raffigurante le anime purganti. Al di sopra delle due finestre che affiancano l’entrata fino al 1950 circa erano presenti due nicchie in cui erano collocate ossa umane che si diceva fossero state ritrovate nei campi circostanti in tempi lontani. All’interno l’altare è costruito con marmi policromi e la pala affrescata rappresenta la Vergine con san Martino e sant’Ambrogio. Al di sopra, un affresco ottocentesco raffigura il transito di san Giuseppe”.
La citazione più antica di questo luogo è in un rogito notarile del 1436 riguardante un terreno appartenente alla chiesa di San Martino di Lierna, in località Prato grasso. Dopo due secoli, alla fine del Seicento, il parroco di Lierna scrive che durante le processione delle rogazioni si visitavano i resti dell’antico oratorio di San Martino.
L’Oratorio è legato a leggende riguardanti “morti miracolosi” che apparivano in sogno ai liernesi nei momenti di difficoltà fornendo loro consigli utili, prevedevano il futuro, intervenivano in caso di bisogno ed erano considerati potenti numi tutelari del paese. Per propiziare le anime di questi defunti all’inizio del secolo scorso si svolgevano processioni domenicali a questa chiesa dopo i vespri pomeridiani.
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