10 novembre 2024

Il nuovo parroco don Aldo saluta Abbadia Lariana: “Vengo per contribuire alla vostra gioia”

“Vengo per mettere il mio cuore accanto al vostro, per camminare insieme nel solco della fede… Sarò con voi fratello, per voi pastore”

Don Aldo Milani

(C.Bott.) “In punta di piedi e con qualche tremore vengo a voi con questo scritto. Entro nelle vostre case e nella vostra vita. Mi inserisco come “viandante” nel vostro cammino. Sono un fratello mandato dal vescovo ai fratelli. Sarò con voi fratello, per voi pastore”. Così don Aldo Milani, nominato nei giorni scorsi parroco di Abbadia Lariana in sostituzione di don Fabio Molteni, si rivolge alla comunità pastorale di San Lorenzo e Sant’Antonio di Crebbio a poco più di un mese dal suo ingresso, fissato per il pomeriggio di sabato 14 dicembre.

“Dopo 42 anni passati lontano da Lecco, mia terra natale, ora torno al mio lago e alle mie montagne, tra la mia gente - afferma il sacerdote, attuale parroco di Lora - Non ho piani pastorali se non quello di rafforzare la mia e la vostra fede. Non sono perfetto, perché uomo. Ho fiducia nel Signore che mi ha donato il sacerdozio e che non mi abbandona, ma mi sostiene e mi tiene per mano. Lui mi sarà guida e la Vergine mi sarà maestra di umiltà, di pazienza, di amore”.

Don Aldo aggiunge: “Vengo per contribuire alla vostra gioia, che è anche la mia, quella della vita. Vi saluto tutti, uno ad uno, partendo dai malati e da chi sta soffrendo e non vede più la vita come dono e gioia. Saluto i piccoli, i ragazzi e i giovani, che hanno un posto speciale nel mio cuore. Un fraterno saluto alle mamme e ai papà che con fatica educano i figli e contribuiscono con il lavoro alla gioia della loro famiglia. Saluto tutti gli appartenenti a gruppi e movimenti, saluto l’amministrazione comunale, a partire dal sindaco fino all’ultimo dipendente. Vengo per mettere il mio cuore accanto al vostro, per camminare insieme nel solco della fede”.

Dopo aver ringraziato i sacerdoti che lo hanno preceduto e che don Aldo dice di ricordare “con affetto fraterno e riconoscente” (“penso a don Giovanni Zaboglio, incontrato qualche volta quando neppure immaginavo di diventare sacerdote, a don Alfredo Nicolardi che ci ha lasciato anzitempo, a don Tullio, don Giovanni, don Vittorio, don Michele e don Fabio, dal quale ricevo il testimone”), il futuro parroco di Abbadia invoca preghiere e promette "un ricordo speciale per la comunità all’altare del Signore".

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