Questa sera alle 21 al cineteatro comunale “Fabrizio De André” di Mandello Lario (6 euro e 50 il biglietto d’ingresso) verrà proiettato il film di Gianni Amelio Campo di battaglia, presentato a Venezia all’81.ma Mostra internazionale d’arte cinematografica. Per l’argomento affrontato il film è stato incluso nel calendario delle manifestazioni e degli eventi proposti dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata dell’unità nazionale.
Liberamente tratto dal romanzo “La sfida” del medico-scrittore Carlo Patriarca, Campo di battaglia è interpretato da Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini e Giovanni Scotti.
Il film è ambientato tra le montagne del Friuli-Venezia Giulia sul finire della grande guerra. Due ufficiali medici amici d’infanzia - Stefano Zorzi e Giulio Farradi - lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro, però, si sono procurati da soli le ferite e farebbero di tutto pur di non tornare a combattere.
Stefano, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e fa a suo modo anche lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, è a disagio alla vista del sangue, è più portato per la ricerca e avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, fa la volontaria alla Croce rossa: un duro lavoro che affronta con determinazione, consapevole che è il prezzo che sta pagando per il fatto di essere una donna. Laurearsi in medicina era infatti difficilissimo a quei tempi per una donna senza una famiglia influente alle spalle.
Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. E’ possibile che qualcuno stia provocando di proposito complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi e mutilati, pur di non farli tornare al campo di battaglia. Nell’ospedale c’è dunque un sabotatore, di cui Anna è la prima a sospettare. Ma sul fronte di guerra, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più delle armi nemiche. E contagia anche la popolazione civile. A complicare le cose ci sarà la terribile pandemia del 1918-19, la cui diffusione sarà favorita dal massiccio spostamento di truppe nel mondo e dalle pessime condizioni igieniche di trincee e accampamenti.
Questa sera a Mandello il film verrà introdotto da Gianluca Pisacane, giornalista professionista e critico cinematografico.
Nessun commento:
Posta un commento