(C.Bott.) Tre giorni da ricordare trascorsi a Budapest per “celebrare” nella incantata capitale dell’Ungheria, dunque come meglio non avrebbero potuto, il traguardo dei 50 anni. Poi, nella giornata di ieri, il rientro sul Lario con un… imprevisto: i disagi e i ritardi causati al traffico aereo da problemi ai radar che hanno interessato il sistema operativo della sala del centro di controllo Enav di Milano che gestisce lo spazio aereo del Nord-ovest. Per i coscritti di Mandello Lario e Abbadia Lariana del 1974, dunque, un ritorno a casa piuttosto burrascoso, che peraltro non cancella il pieno successo di una trasferta che rimarrà per sempre scolpita nei loro ricordi.
Ieri pomeriggio il loro volo della Ryanair era previsto per le 16.05 appunto da Budapest, destinazione Orio al Serio, con arrivo un’ora e mezza dopo il decollo. Dopo poco più di un’ora di volo la comunicazione che l’aereo sarebbe atterrato non a Orio bensì a Venezia e, una volta sbarcati in Laguna, l’annuncio che entro 90 minuti sarebbero arrivati i pullman destinati a portare i passeggeri agli scali di Milano Malpensa, Verona e appunto Orio al Serio.
“In realtà l’attesa è stata ben più lunga - racconta una delle coetanee del ’74 reduce dal viaggio in terra ungherese - perché i primi bus sono arrivati intorno alle 20.30. Abbiamo vissuto una situazione abbastanza surreale perché le informazioni erano vaghe e piuttosto carenti. Tra l’altro su Venezia oltre al nostro erano stati dirottati altri cinque voli provenienti da varie città europee, dunque erano centinaia le persone in attesa dei pullman”.
“Alla fine - aggiunge - verso le 22 siamo riusciti a salire sul bus che ci ha portati a Orio, dove siamo giunti poco prima della una. Intorno alle 2.30 eravamo alle nostre case”. Ma nonostante questa odissea finale il week-end a Budapest dei cinquantenni rimarrà come detto indimenticabile.
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