09 ottobre 2024

Mandello Lario. Monsignor Bruno Fasani venerdì 11 presenta al De André “Quel prete è da fucilare”

(C.Bott.) Siamo nell’autunno del ’44 nel territorio della montagna veronese. I fascisti vanno ad arrestare Luigi. Messo in carcere e torturato, colpevole soltanto di essere il fratello di don Antonio, anch’egli arrestato e portato davanti al plotone di esecuzione. E questo perché aveva voluto mettere al sicuro, in un convento di suore, la figlia di un noto partigiano, di cui i nazifascisti volevano servirsi per obbligare il padre alla resa.

E’ la vicenda descritta nel romanzo Quel prete è da fucilare (Tau Editrice) di monsignor Bruno Fasani, giornalista, già direttore responsabile del mensile L’Alpino, organo di stampa ufficiale dell’Ana, prefetto della Biblioteca capitolare di Verona. Nel libro la potenza del linguaggio accompagna lo snodarsi degli episodi sin dall’inizio, dando spessore ai personaggi e al loro ambiente. Un quadro da cui emergono valori forti come la famiglia, la fede, la contrada come cortile educativo, la dignità di ogni persona.

Monsignor Fasani sarà a Mandello Lario venerdì 11 ottobre e presenterà la sua ultima fatica letteraria al teatro comunale “Fabrizio De André” (inizio alle 20.45). A invitarlo sono stati i “suoi” alpini, che già lo avevano accolto a fine gennaio 2015 in occasione della Giornata della memoria e ancora prima, nel giugno 2014, al teatro San Lorenzo”, dove aveva ricordato Nikolajewka e la terribile battaglia combattuta durante la seconda guerra mondiale.

Monsignor Bruno Fasani in una foto che lo ritrae con Massimo Scotti.

All’inizio di quest’anno, poi, don Bruno era tornato a Mandello per una triste circostanza: celebrare al “Sacro Cuore” le esequie di Massimo Scotti, suo compagno di naja alla Scuola militare alpina di Aosta.

Venerdì prossimo, dunque, la nuova “tappa” lariana di monsignor Fasani, che a Mandello incontrerà anche don Vittorio Bianchi, cappellano del gruppo Ana, con il quale benedirà la lapide destinata a essere collocata presso la chiesetta votiva progettata da Gildo Molteni ed eretta alla Bocchetta di Prada in ricordo dei partigiani caduti della 89.ma Brigata Poletti.

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