20 ottobre 2024

Mandello Lario. Il sindaco: “Qui c’è voglia di mettersi in gioco, di cercare il proprio futuro lavorativo”


(C.Bott.) “Sentire la vita delle nostre aziende raccontata ai ragazzi è stato bellissimo e avere sul palco i rappresentanti di migliaia di posti di lavoro è il segnale dell’immenso valore del nostro sistema industriale”. Così Riccardo Fasoli, nelle ore immediatamente successive all’evento, aveva commentato la presentazione al “De André” della storia delle imprese mandellesi agli alunni delle classi seconde e terze delle scuole medie di Mandello Lario, Abbadia Lariana e Lierna nello stesso giorno in cui sempre nella sala comunale di piazza Leonardo da Vinci si sarebbe poi tenuto l’incontro tra istituzioni, imprese e cittadini anche per presentare la ricerca e il pre-progetto relativo alla storia industriale del paese.

Sindaco Fasoli, cosa significa per Mandello e per i mandellesi “saper fare”? E quali il significato e le finalità del progetto?

“Rappresenta la capacità industriale che a Mandello si è sviluppata in mille direzioni, non soltanto dietro la Moto Guzzi ma anche in settori al di fuori dell’automotive. A volte facciamo fatica a raccontare il presente, altrettanto unico come il passato. L’obiettivo è di realizzare un luogo fisico di racconto e di incontro tra imprese e imprese, tra imprese e cittadini, tra imprese e istituzioni”.

Quale messaggio è scaturito, a suo avviso, dall’incontro dello scorso lunedì in particolare per i più giovani?

“L’incontro con i ragazzi è stato bellissimo. Due ore in cui le otto aziende più importanti di Mandello hanno raccontato agli attentissimi alunni delle classi seconde e terze medie di Mandello, Abbadia Lariana e Lierna la loro storia, il loro lavoro e le prospettive lavorative. Ne è nata la consapevolezza che le possibilità di lavoro sono molte e tutte accomunate dalla necessità di aver voglia di mettersi in gioco, di cercare il proprio felice futuro lavorativo”.

I componenti del team che sta lavorando a questo progetto hanno annunciato un prossimo “report” sull’iniziativa in questione. Sarà accessibile a tutta la cittadinanza? E in quali tempi, indicativamente?

“E’ un lavoro che vuole raccontare la storia delle attività industriali mandellesi, partendo da queste prime otto, unendo alle testimonianze dei nostri imprenditori anche la parte archivistica fatta di documenti, materiali, prodotti. Questa prima parte del lavoro contiamo possa essere disponibile entro il prossimo mese di novembre e sarà un canovaccio per poter includere tutte le altre realtà industriali mandellesi presenti e passate, in un grande lavoro archivistico e divulgativo. Sapere chi siamo per poter meglio progettare il nostro futuro”.

Cosa significa, per lei, essere sindaco di un paese che può vantare questo “capitale” a livello di lavoro e di cultura industriale?

“E’ un onore grandissimo. Sul palco del “De André” avevamo otto imprenditori, otto rappresentanti di famiglie o imprese mandellesi che danno lavoro a circa 2.000 persone. Se le mie responsabilità di sindaco sono grandi, le loro lo sono ancora di più. E se contiamo l’indotto lavorativo che portano a Mandello superiamo le 3.000 unità. Tutto questo rappresenta anche un onere: è chiaro che deve esserci la consapevolezza di tutti che è necessario preservare, difendere e far crescere questo importantissimo settore. Credo sia quindi parte del mio compito, nonché compito di tutte le istituzioni”.

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