Il sindaco Riccardo Fasoli: “Le volontarie si stanno occupando di un problema che altrimenti ricadrebbe su tutta la comunità. Qualsiasi minaccia nei loro confronti sarà perseguita ai sensi di legge”
(C.Bott.) Già lo scorso maggio c’era chi si era mosso per mettere in sicurezza e tutelare la salute dei gatti presenti stabilmente tra via al Bellano e via Monte Sabotino a Mandello Lario. Era stata una volontaria solita agire autonomamente e comunque d’intesa con l’Ats ad auspicare per loro una dignitosa sistemazione. “Io voglio soltanto il bene di quei gattini - scriveva su questo blog - e vorrei che trovassero ospitalità presso qualcuno desideroso di prendersene cura e di accudirli amorevolmente”.
Ora a rilanciare di fatto quell’appello è indirettamente ma in prima persona il sindaco. Dopo aver precisato che quella colonia di gatti randagi è stata a suo tempo identificata dall’Ats e aver spiegato che la principale referente che la gestiva è purtroppo venuta a mancare, Riccardo Fasoli in un avviso affisso proprio all’inizio della strada pedonale che collega via al Bellano alla piazza antistante la chiesa di Molina conferma che “la colonia è gestita da volontarie che si occupano del cibo e delle cure sanitarie dei gatti”.
“La localizzazione è stata decisa dall’Ats tenendo conto delle abitudini dei felini che già vivevano in zona - scrive il primo cittadino - Da via al Bellano, per le problematiche di sicurezza legata al continuo transito di auto, Ats ha optato per lo spostamento in via Monte Sabotino, a poca distanza. La speranza è che, come successo in altri casi, si possa arrivare all’adozione degli animali”.
“Le volontarie - aggiunge il sindaco - si stanno occupando di un problema che altrimenti ricadrebbe su tutta la comunità. Qualsiasi minaccia nei loro confronti sarà perseguita ai sensi di legge”.
Fasoli chiede quindi pazienza e rispetto. Dopodiché una doverosa quanto puntuale precisazione. “Nei sopralluoghi svolti - scrive - è stato accertato che lo sporco non è derivante dalla colonia felina stessa bensì dalla cattiva gestione dei cani della zona e dalla mancata raccolta delle loro deiezioni”. Quindi un invito e una sollecitazione: “Anche su questo tema chiedo rispetto del suolo pubblico. I bisogni dei propri animali domestici vanno raccolti!”.
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