(C.Bott.) Biagio è un ragazzo di 19 anni che vive il passaggio dall’adolescenza all’età adulta coltivando sogni e ideali, nutrendosi di relazioni, interrogandosi sulla vita, arrampicando e scrivendo. Vive a Castione della Presolana e la montagna è il suo habitat naturale. Compone poesie e pensieri, che raccoglie in quaderni. E’ racchiusa in questi concetti la storia di Biagio Ferrari, ideale protagonista del doppio evento che si terrà sabato 5 e domenica 6 ottobre all’“Elisa”, il rifugio dell’Alta Val Meria di proprietà del Cai Grigne di Mandello Lario.
A “raccontare” Biagio attraverso la lettura scenica dei suoi scritti saranno Davide Brena e Alberto Finazzi, due amici quarantenni che vivono a Bergamo nel cui passato (ma anche nel loro presente) ci sono l’arrampicata, la montagna, alcuni sogni, l’interrogarsi sulla vita. Imbattendosi casualmente in un testo di Biagio pubblicato dalla sorella e dagli amici dopo la sua morte, ne sono stati rapiti per le assonanze con i loro pensieri e le loro esperienze e hanno deciso di farne dono agli altri provando a leggerlo ad alta voce.
E’ quello che Brena e Finazzi faranno il prossimo fine settimana all’“Elisa” con “Il gesto, l’uomo e la roccia”: sabato 5 alle ore 20.30 e domenica 6 alle 14.30.
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