(C.Bott.) Il fine settimana appena trascorso è stato quello di “Olcio in cantina” e il percorso enogastronomico e culturale che si rinnova di anno in anno e che sabato 28 settembre ha tagliato il traguardo delle undici edizioni è stato un successo. Apprezzate la degustazione di prodotti locali e di vini selezionati e la cura dedicata alle cantine dai rispettivi proprietari, a testimonianza della volontà di preservare la memoria storica della frazione e allo stesso tempo di valorizzare il territorio.
Dalla cantina “del Duardu” a quella “del culunel”, da quelle “de Abèl” e “de Toni”, “de Armenu” e “del Bigiu” passando per il “Crott del Vescuven”, la “butega del seghezzàt”, il torchio del Balàbi e la cantina del Mario fino ad arrivare a quella “del Muiöo” è stato un trionfo di sapori e… saperi, senza dimenticare la tappa al campo sportivo, dove venivano servite le “patole” di Esino Lario.
Quella di sabato a Olcio è stata peraltro anche una serata nel segno dello sport e delle Olimpiadi. L’evento proposto dalla “Olciosportiva” ha infatti richiamato nella frazione di Mandello Lario grandi campioni del canottaggio di ieri e di oggi. C’erano Andrea Panizza, argento ai Giochi di Parigi 2024, c’era Luca Chiumento, suo compagno di barca sul “quattro di coppia”, con la fidanzata Federica Cesarini, campionessa olimpica nel 2021 a Tokyo nel doppio pesi leggeri. C’erano Agostino Abbagnale, oro a Seul 1988, ad Atlanta 1996 e a Sydney 2000, e Carlo Gaddi (un palmarès che comprende sette titoli iridati e la partecipazione a tre Olimpiadi). C’erano Davide Comini, Giorgia Pelacchi e Giovanni Codato, componenti dell’Italremo ai Giochi di Parigi 2024. E naturalmente, nella sua cantina, Giuseppe Moioli, oro a Londra 1948. Come dire, una serata memorabile.
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