30 settembre 2024

Mandello. Scrive: “Perché non è stato organizzato l’elicottero per la festa del Cai al rifugio Elisa?”

Da Rosario Rossetti, responsabile del “gruppo Senior” del Cai Gigne di Mandello Lario, riceviamo e pubblichiamo:

Domenica 29 settembre si è svolta all’“Elisa” la festa per i 100 anni del Cai Grigne, ma la sezione si è dimenticata sia dei soci e degli amici più anziani che non hanno più le forze per raggiungere il rifugio con le proprie gambe sia di commemorare i defunti con la celebrazione di una messa.

Mi chiedo: non si poteva organizzare per queste persone la salita in elicottero? Le motivazioni addotte dal direttivo della sezione, peraltro con la contrarietà del sottoscritto, sono state queste: “Il Cai nazionale vieta l’uso dell’elicottero per raggiungere le cime, perché le stesse si raggiungono a piedi”.

E’ infatti notizia dei giorni scorsi che il Cai di Domegge, in Cadore, ha “sponsorizzato”, con la Pro loco e altre associazioni , l’utilizzo dell’elicottero in occasione di un evento sportivo. Il Cai Alto Adige e Veneto è intervenuto duramente nei confronti della sezione. Nel suo disciplinare il Cai centrale vieta l’utilizzo dell’elicottero per fini ludici, in quanto l’uso improprio creerebbe inquinamento acustico e mancanza di rispetto per la montagna. Del resto il Cai, si sa, è per la tutela dell’ambiente.

Questa affermazione riferita appunto alla tutela dell’ambiente mi suggerisce peraltro una riflessione: il Cai sponsorizza spedizioni alpinistiche verso le cime più alte del mondo (si veda l’ultima spedizione al femminile per la conquista del K2) che lasciano poi dietro di sé un’enorme quantità di spazzatura. E’ questa la tutela dell’ambiente?

Per non parlare della nuova moda dell’uso delle biciclette (ora anche elettriche) che ad alta velocità scendono dalle cime rovinando i sentieri e, a volte, mettono in pericolo gli escursionisti. Chi ripara poi i sentieri distrutti? E cosa dire degli attacchi degli orsi ai danni dei frequentatori della montagna e del conseguente atteggiamento da parte degli animalisti?

Il Cai centrale dovrebbe riflettere su questi temi e promuovere un dibattito serio mirato alla risoluzione di tali problemi anziché essere negazionista a prescindere! Ne sono passati, di anni, dalla costituzione del Club alpino italiano e il cambiamento esige nuove riflessioni.

Per tornare alla sezione mandellese del Cai voglio dire, in qualità di responsabile del “gruppo Senior” che tra l’altro quest’anno celebra il suo 20.mo anniversario: quei soci ai quali è stata negata l’opportunità di partecipare ai festeggiamenti al rifugio Elisa ora come dovrebbero comportarsi? Devono pagare ancora l’iscrizione al Cai, visti i limiti che lo stesso sodalizio impone alle persone anziane e fragili?

Spero che, a breve, in sezione si arrivi ad affrontare questi temi attraverso un dibattito serio e costruttivo, così da portare le nostre osservazioni nelle sedi opportune. 

Rosario Rossetti, responsabile “gruppo Senior” Cai Grigne


 

2 commenti:

  1. Penso si debba accettare umilmente l'età che impedisce il movimento e perciò rifiutare aiuti non sense

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  2. Sentir certi discorsi da un responsabile CAI è molto triste. Poteva fare richiesta che la manifestazione fosse svolta in luogo accessibile a tutti, no? Lui avrebbe impiegato un'elicottero per fare la spola tra rifugio e fondovalle per portare su e riportare giù disabili e troppo anziani. Ma che idea ha il CAI della montagna e del rispetto dell'ambiente? La messa, poi...

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