12 settembre 2024

Mandello mette in mostra il “violino d’argento” di Squicciarini e una “creazione” di Berardelli

(C.Bott.) Anche il rombo di una “due ruote” può essere sinfonia per un amante della motocicletta. E tra gli strumenti musicali che più fanno pensare al termine sinfonia vi è certamente il violino. Ecco allora prendere forma l’accostamento tra la musica e il motociclismo, tra un violino e il motoraduno che si apre oggi a Mandello Lario.

L’idea si deve ad Alì Squicciarini, che per l’appuntamento motoristico di questo fine settimana ha realizzato una scultura interamente in ferro che da ieri fa bella mostra sul terrazzo della famiglia Vicini che si affaccia su via Cavour, proprio davanti all’Antica officina di Giorgio Ripamonti.

“Il violino d’argento” la denominazione dell’opera di Squicciarini, che negli anni scorsi aveva realizzato con la stessa tecnica e lo stesso materiale, appunto il ferro, un’altra apprezzata scultura raffigurante un uomo intento alla lettura di un libro, a sua volta esposta sulla terrazza Vicini in concomitanza con il motoraduno.

Ma non è tutto. Appena sotto, per l’esattezza dentro la roggia che scorre a lato di via Cavour, sempre da ieri è esposta una motocicletta realizzata da Roberto Berardelli, bergamasco di Endine Gaiano, grande appassionato di motori. Un’autentica “creazione”, prima ancora che una motocicletta, frutto di due anni di lavoro e destinata a richiamare l’attenzione di chiunque si troverà a passare da via Cavour nei giorni del motoraduno.

Dietro la motocicletta un pannello con la riproduzione di una bella fotografia del 1910 tratta dal libro Mandello del Lario inizio secolo - Ricordi di famiglia scritto da Elena Bianchi Buzzi. Si vedono Carlo Guzzi e Mario Bianchi, marito di Matilde Carcano, ripresi con due amici in occasione di un’uscita sulla riva del lago. Guzzi è in sella a una bicicletta sul cui telaio lui stesso aveva assemblato un piccolo motore.


 

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