Presso lo “Square Art Center” in via Volta si accendono i riflettori sul motoraduno internazionale. Mostra collettiva e incontri fino al 16 settembre
Il programma di “Square Art Center / Lake Como” si arricchisce questo mese di un avvenimento unico nel suo genere nel contesto del motoraduno internazionale e di “Moto Guzzi open house”. A partire da giovedì 12 nello spazio di via Volta 1 a Mandello Lario sarà esposta la Guzzi Sport 14 del 1932 appartenuta ad Antonio Ligabue, uno tra i più grandi artisti del Novecento, che oggi fa parte della collezione privata di Lorenzo Simonazzi.
Il grazie dei responsabili dello spazio espositivo va al Comitato motoraduno internazionale che ha reso possibile questa opportunità e alla Casa museo Antonio Ligabue di Gualtieri. La mostra collettiva “La Guzzi di Ligabue: intrecci d’arte tra storia e cultura” sarà una preziosa occasione per immergersi nella poetica del genio visionario e del suo amore smisurato per la Casa dell’Aquila.
La mostra allestita in via Volta dal 24 agosto è un viaggio tra le arti applicate per un evento motoristico di caratura internazionale, un omaggio alla vicenda umana e artistica di Ligabue e della Guzzi stessa attraverso gli artisti che fino al 16 settembre espongono le loro opere dedicate a questi due autentici miti che appartengono al nostro patrimonio culturale.
La pittura, dunque, propone acrilici e oli di Antonella Ciceri e Elvira Elia, oltre a opere di Marzio Valtorta, molto apprezzate dalla stessa Casa museo Antonio Ligabue, che in passato gli ha organizzato una mostra e che rappresentano il percorso emozionale dello stesso artista verso Ligabue, oltre a descrivere una collezione originale e appassionata. Un suo ritratto dedicato a Ligabue ha tra l’altro ispirato il fotografo Mario Bollati, il quale ha realizzato la locandina dell’evento.
L’inglese Nigel Joyce omaggia il Lago di Como e la Guzzi con sfumature in bianco e nero, gli artisti Raffaele Carsana e Lorenzo Brighenti sono una famiglia dedita all’arte con i loro disegni e stampe pittoriche sulla moto, mentre l’acquerellista Rosa Rita Lamesta interpreta attraverso il bianco e il rosso il mito Guzzi.
Ispirato dalle opere del famoso artista il talentuoso Fulvio Baratti, pittore mantovano, celebra la mostra con il dipinto “Autoritratto con moto”. Nello spazio espositivo trovano poi posto due opere del pittore ferrarese Giuliano Trombini sul tema Ligabue e Cesarina.
La scultura si esprime attraverso l’aquila, iconico simbolo della Casa motociclistica di Mandello Lario, realizzata dall’artista Filippo Borella e dal figlio con piccoli legni restituiti dalle spiagge di Mandello. C’è poi lo scultore Silvano Beroggi, mandellese, che con il fil di ferro ha realizzato una Guzzi Airone 250 in scala 1/1.
Non potevano mancare le fotografie di Natalino Amigoni e Rosandro Cattaneo. Quello di quest’ultimo è un emozionante reportage fotografico del motoraduno del 1991 e restituisce ricordi e memorie, volti e scorci di una Mandello del passato, oltre ai dettagli di numerose Guzzi provenienti da tutto il mondo.
La manifestazione, curata da Emiliana Longoni e Mario Bollati, coordinata da Gastone Turrin con la collaborazione dell’artista Giorgio Gessi, mira a sottolineare gli aspetti poetici dell’espressione artistica di Ligabue e della Moto Guzzi in un intreccio di cultura universale di bellezza e armonia. Non soltanto meccanica dal suono cadenzato e messa a punto, ma la motocicletta interpretata come un nuovo Pegaso, un centauro con il quale affrontare nuove sfide, mete di libertà e di spazi infiniti. Sovrintende la critica e storica dell’arte Angiolina Petecchia.
Il calendario è fitto di incontri e di eventi: Alis Agostini giovedì 12 alle ore 18 terrà una conferenza dal titolo “Le donne della Guzzi’. Saranno esposti ricordi personali, immagini, il casco e la tuta in pelle per ricordare la grande figura di Duilio Agostini, anima indiscussa della Moto Guzzi e ideatore del motoraduno. L’artista lecchese Jacopo Ghislanzoni è presente con un’opera dedicata alla figlia, un ritratto del campione.
Con Christel Naveau e i ricordi di Hermann, a loro volta esposti alla mostra, si entra nel mondo più intimo di una coppia nata dalla passione per la Moto Guzzi.
Importante anche il ciclo di conferenze che terrà Giuseppe Caleffi, direttore e fondatore insieme alla moglie Gilda Sassi della Casa museo Antonio Ligabue di Gualtieri, che ha sede proprio nello stabile in cui visse a lungo Ligabue presso la famiglia di Berto Caleffi. Giuseppe Caleffi è autore del libro Antonio Ligabue e il mondo piccolo, le cui copie saranno esposte presso lo “Square Art Center”. Caleffi illustrerà la storia del grande artista con competenza e profonda memoria storica, ricca di aneddoti e vissuta nel modo più autentico attraverso ricordi della propria famiglia che ospitò il “Toni”.
La figura di Cesarina, la “sua” Beatrice idealizzata e irraggiungibile, i dipinti, il suo amore per gli animali e per le Guzzi ma anche per la fogarina, il noto vitigno che “vola alto”, saranno al centro dei suoi interventi.
Da venerdì 13 a domenica 15 spazio a due appuntamenti quotidiani: alle ore 11 e alle 17.30. Venerdì 13 alle 21, poi, al teatro comunale “Fabrizio De André” presentazione del film biografico del 2020 Volevo nascondermi diretto da Giorgio Diritti.
In appendice, all’interno dello “Square Art Center” si potrà trovare “Il Ligabue”, lambrusco reggiano DOC della cantina sociale Gualtieri, un vino aromatico, intenso e fruttato. L’etichetta della bottiglia testimonia, attraverso un celebre quadro di Ligabue, la sua grandissima passione per la Moto Guzzi.
Questi, infine, gli orari in cui accedere allo spazio espositivo: 9.30-12.30, 15-19 (dall’11 settembre apertura fino alle 23).
Nessun commento:
Posta un commento