(C.Bott.) Tre chilometri e 800 metri di nuoto, 195 chilometri di ciclismo (con un dislivello complessivo di 5.000 metri) e una maratona finale di 42,2 chilometri su sentieri, strade bianche e asfalto. Sono i numeri più significativi e più emblematici di ICON, una tra le più impegnative e affascinanti competizioni extreme long distance della multidisciplina disputata a Livigno.
Un’avventura lunga un giorno, capace di mettere i concorrenti di fronte ai propri limiti fisici e mentali. Ad affrontarla questo fine settimana c’era anche Massimiliano Merigo, portacolori della sezione Triathlon della Polisportiva Mandello. Purtroppo il mandellese è stato costretto a ritirarsi nell’ultima frazione di corsa, dopo aver sofferto in particolare la prova di nuoto a causa del freddo (la temperatura delle acque del lago non superava i 14 gradi).
Massimiliano ha gestito ottimamente la prova sui pedali, in linea con la tabella immaginata. Ha avuto una prima crisi sullo Stelvio, peraltro ben gestita e superata in virtù anche del suo carattere e della sua determinazione, per poi affrontare le ultime due salite del Foscagno e del Passo dell’Eira, dove era posizionata la “zona cambio”. Giunto a Trepalle piuttosto a corto di energie, è partito comunque per affrontare la frazione a piedi e inseguire il suo sogno. Esausto, è stato però costretto a fermarsi.
Il prossimo anno, c’è da scommetterlo, Merigo sarà nuovamente alla partenza della ICON Xtreme Triathlon per riprovare questa incredibile esperienza. I complimenti vanno anche al team di supporto che lo ha seguito e consigliato per tutto il tracciato.
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