I “GP days” tornano nel fine settimana con un’edizione speciale a Varazze. Il Comune e l’Associazione Giorgio Parodi propongono per il 21 e 22 settembre un programma che nella serata di sabato partirà con il racconto dei discendenti di un gruppo di amici che, accomunati dalla passione per i motori, furono interpreti a inizio ‘900 proprio a Varazze di coraggiose iniziative di innovazione e di impresa nei settori degli idrovolanti, della nautica e delle motociclette. A seguire, concerto di Danilo Luce, autore tra l’altro dell'inno Tutti pazzi per la Guzzi.
Il programma della “due giorni” si concluderà domenica con il ritrovo di centauri e appassionati provenienti da ogni parte d’Italia con le loro motociclette, nuove e d’epoca, insieme ad amanti del volo. E’ previsto l’arrivo di idrovolanti che offriranno l’opportunità per un sorvolo dimostrativo del litorale varazzino. Infine sarà allestita una mostra fotografica che racconterà la storia industriale di Varazze.
Afferma Luigi Pierfederici, sindaco del comune della provincia di Savona: “E’ un vero piacere ospitare nella nostra città questa edizione dei “GP days”. La storia della nostra città si arricchisce di valori inediti e di legami ancora sconosciuti tra alcuni dei personaggi più importanti degli inizi del secolo scorso, che fondarono sulla loro tenacia e sulla loro amicizia imprese e sfide incredibili”.
Il legame tra mare, cielo e motori emerge prepotentemente nelle vicende che legano il cantiere Baglietto, Cives e Parodi. “Fondamentale - continua il sindaco - anche la figura del nostro concittadino Simone Canepa, vero pioniere e avventuriero dell’epoca, che onorò il nome di Varazze con la spedizione del Duca degli Abruzzi al Polo Nord. Insomma una storia ancora da scoprire e da approfondire”.
Elena Bagnasco, presidente dell’Associazione Giorgio Parodi, dal canto suo afferma: “I “GP days” sono un’occasione per far rivivere le bellezze del “saper fare” italiano, in questo caso quello varazzino, attraverso il ricordo dell’amicizia, della passione e della visione di un gruppo di “giovani indigeni varazzini” quali Stefano Baglietto, Simone Canepa e di personaggi “adottati” da Varazze quali mio nonno Giorgio Parodi e i suoi cugini Guido e Vittorio, spinti nelle loro imprese dalle intuizioni di brillanti pionieri dell’ingegneria motoristica quali Oreste Fraschini, Giustino Cattaneo e Luigi De Giorgi”.
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