Una poesia in rima per i “magnifici volontari” della festa di San Lorenzo. A scriverla è stata suor Silvia, da molti anni a sua volta in prima linea nell’organizzazione della festa, attiva in particolare nella gestione della sottoscrizione a premi che tradizionalmente si accompagna alla ricorrenza patronale. Una poesia che racchiude il senso e l’essenza stessa della festa, un “omaggio” che i volontari hanno particolarmente gradito e di cui ora ringraziano sentitamente la religiosa.
Suor Silvia |
Sotto la gran calura del sol d’agosto, quando tutti cercano il fresco a ogni costo, gli “appassionati” della festa patronale gratuitamente in oratorio si mettono a lavorare.
Accesi più in cuore che in viso per ben onorare san Lorenzo in terra, oltre che in paradiso, si buttano senza sosta nei preparativi: ed ecco i “miracoli” si fanno visivi.
La gente resta meravigliata, lungo il percorso della viuzza addobbata: accorre a gustare buoni bocconcini preparati dai “nostri” per lontani e vicini. Per tutti c’è un pregiato piatto, un vinello, una torta squisita e un invito alla danza, dietro musica gradita.
Perfino il cielo ha contribuito, mandando acqua “fuori tempo” all’infinito. Così la festa di San Lorenzo è terminata nella tarda notte prodigiosamente stellata.
I “magnifici” han faticato, ma son contenti di aver per tutti gratuitamente lavorato. Evviva le forze numero 1, se non ci fossero le inventerebbe sicuramente qualcuno. San Lorenzo dal cielo lor sorriderà e benedizioni copiose a ciascun e alle loro famiglie donerà.
Suor Silvia
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