I lavori saranno a carico dell’Anas, che dovrà anche stabilire la data di avvio degli stessi, mentre il Comune realizzerà il raccordo che consentirà alla ciclopista di collegarsi con la Provinciale 72
La variante urbanistica approvata questa settimana dal consiglio comunale offre l’opportunità di dare concretamente il via ai lavori per la pista ciclopedonale destinata a collegare Abbadia Lariana a Pradello. Si tratta di un passaggio formale che ratifica l’impegno assunto dal Governo attraverso il commissario per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, di fondamentale importanza per un’opera strategica attesa dal 1999.
I lavori saranno a carico dell’Anas, che dovrà anche stabilire la data di avvio degli stessi, mentre il Comune di Abbadia realizzerà il raccordo che consentirà alla ciclopista di collegarsi con la Provinciale 72.
“Siamo molto soddisfatti di questo passaggio fondamentale per proseguire l’iter di un’opera così strategica per il nostro Comune come la ciclopista da Pradello ad Abbadia - è il commento del sindaco, Roberto Azzoni - La ciclopista sarà determinante per raggiungere il capoluogo senza l’utilizzo dell’auto, così come per i turisti che avranno la possibilità di godere appieno del nostro territorio in un unico tratto ciclabile”. “E’ un’opera attesa che stravolgerà in meglio la mobilità del nostro paese - aggiunge - Ringrazio tutti coloro i quali si stanno spendendo per quest’opera, a partire dalla struttura commissariale per le Olimpiadi di Milano Cortina, fino a tutti gli enti sovracomunali. Spiace che dal consiglio comunale non sia emerso un parere positivo unanime su quest’opera”.
Soddisfazione anche nelle parole del capogruppo di maggioranza Pietro Radaelli. “La ciclopista sarà un’ulteriore incredibile opportunità di rilancio per il territorio - afferma - inserita nello scenario dei prossimi Giochi, ma soprattutto sarà un collegamento utile verso il capoluogo per i ragazzi che senza patente non possono spostarsi in auto, così come per chi vorrà preferire la mobilità dolce facendo soltanto 7 chilometri in bici o a piedi. Un traguardo storico per un’opera arenatasi troppe volte: i primi progetti sono del 1999, la ciclopista ha la mia età ed è un sollievo ratificare questo provvedimento a distanza di tanti anni”.
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