La medaglia d’argento di Sydney 2000, oggi segretario generale del Coni e capo missione dell'Italia Team, dice: “Il secondo posto regala a Panizza e ai suoi compagni di barca quello che era stato loro tolto a Tokyo”
Sydney 2000, Carlo Mornati (primo a sinistra) e il suo "quattro senza" sono medaglia d'argento.
(C.Bott.) “Sono estremamente contento e soddisfatto per quello che ha fatto Andrea, per prima cosa perché è un ragazzo nato e cresciuto in un sodalizio che è senza ombra di dubbio il prototipo dell’associazionismo sportivo italiano, una di quelle microcellule sparse sul territorio com’è appunto il caso della Canottieri Moto Guzzi, dove di fatto si vive soltanto di volontariato ma che alla fine “produce” medaglie olimpiche e medaglie mondiali. E la “Guzzi” è esattamente inserita in quello che è il DNA dello sport italiano”.
Da Parigi, dove in queste settimane sta vivendo in presa diretta le Olimpiadi nella duplice veste di segretario generale del Coni e di capo missione dell’Italia Team, Carlo Mornati commenta per noi lo splendido argento conquistato ieri poco dopo le 12.30 da Andrea Panizza con il “quattro di coppia”.
Ai Giochi di Sydney vinse anche lui la medaglia d’argento. Era l’anno 2000 e Mornati salì sul secondo gradino del podio olimpico con il “quattro senza” di cui facevano parte anche Valter Molea, Riccardo Dei Rossi e Lorenzo Carboncini.
“Panizza con questa medaglia d’argento tiene alta la tradizione di Mandello Lario - osserva ancora Mornati - e poi dopo quanto era accaduto tre anni fa ai Giochi di Tokyo, dove da favoriti per una medaglia i nostri canottieri del “quattro di coppia”, tra i quali appunto Andrea, erano rimasti fuori dal podio, questo secondo posto regala a lui e ai suoi compagni di barca quello che era stato loro tolto. E oggi Panizza questa meravigliosa medaglia se la può godere in toto”.
“Andrea è un ragazzo che ha vinto i Mondiali - conclude l’ex campione di canottaggio - è un ragazzo che ha vinto gli Europei. Gli mancava soltanto la medaglia olimpica e ora credo che dal punto sportivo e agonistico abbia chiuso il cerchio”.
Nessun commento:
Posta un commento