29 luglio 2024

Tagli per 130mila euro. Il sindaco di Varenna non ci sta: “Noi, penalizzati in modo assurdo”

Mauro Manzoni: “Se questo è l’antipasto dell’autonomia differenziata le prospettive non sono buone. Destano sorpresa anche le modalità, senza alcuna risonanza, quasi sotto silenzio”

Mauro Manzoni, sindaco di Varenna.

Mauro Manzoni, sindaco di Varenna, scende in campo per manifestare il suo “forte disappunto” per i tagli agli enti locali attuati dal Governo. Lo ha fatto nel consiglio comunale di sabato scorso in sede di discussione sulla delibera relativa agli equilibri di bilancio del comune rivierasco. In quella sede il primo cittadino ha annunciato che “per effetto della legge di bilancio i tagli previsti per il Comune di Varenna sono quantificati in 130mila euro”.

“Dalla sera alla mattina e con una semplice comunicazione - afferma Manzoni - il Governo ha prelevato una somma di 130mila euro che avevamo già previsto di investire nella progettazione di opere pubbliche a beneficio della comunità: se questo è l’antipasto dell’autonomia differenziata le prospettive non sono buone. Destano sorpresa anche le modalità, senza alcuna risonanza, quasi sotto silenzio”.

La protesta del sindaco di Varenna si aggiunge a quella di Anci Lombardia, che tramite il presidente Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, aveva parlato a sua volta di forte preoccupazione.

“Nonostante il nostro bilancio sia in buono stato - aggiunge il sindaco di Varenna - ci troviamo a gestire una situazione fortemente contradittoria: siamo un piccolo comune, con pochissimi abitanti, che deve gestire economicamente i costi di una forte pressione turistica e ci vediamo in modo assurdo penalizzati per contribuire a far quadrare i conti del bilancio dello Stato”.

Manzoni fa suo questo appello dell’Anci: “E’ indispensabile un intervento normativo che riveda la norma della legge di bilancio e individui strumenti, anche compensativi e di flessibilità, in grado di determinare per il 2024 e nei prossimi anni condizioni di sostenibilità finanziaria per la spesa corrente dei Comuni, per poter continuare a garantire risposte adeguate a bisogni e diritti fondamentali dei nostri cittadini e delle nostre comunità”.

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