Il mandellese padre Sandro Lafranconi con il vescovo Jean-Pierre Cottanceau.
Raiatea, isola situata nell’Oceano Pacifico, ha ospitato la prima sessione di studio e approfondimento pastorale per i catechisti e gli animatori della Chiesa cattolica nelle Raromatai, l’arcipelago della Polinesia francese in cui esercita il suo ministero padre Sandro Lafranconi.
“E’ la prima volta che proponiamo qui questo tipo di formazione e di aggiornamento - scrive il missionario mandellese - Della ventina di persone che vi hanno partecipato soltanto tre o quattro avrebbero del resto potuto prendere parte al corso che la diocesi organizza ogni anno nella capitale, a Papeete”.
“Tema dell’incontro era “Gesù Cristo sacramento e i sacramenti”, suggerito dalla situazione della piccola realtà della Chiesa cattolica in un ambiente tradizionalmente di presenza in maggioranza protestante - aggiunge il sacerdote della Società per le missioni africane - Sentiamo il bisogno di spiegare il contenuto e i valori inerenti a questo argomento particolarmente di rilievo nella Chiesa cattolica”.
Il quadro raffigurante Nostra Signora delle Isole Sottovento.
“La prima settimana è stata animata dall’arcivescovo di Papeete, Jean-Pierre Cottanceau, la seconda dal padre domenicano Éric Macé. Anch’io sono intervenuto iniziando a esporre il significato dei singoli momenti del rito del Battesimo - spiega sempre padre Sandro, che è parroco della chiesa di San Pier Celestino a Bora Bora, Huahine, Raiatea e Taha’a - La sessione di formazione è indirizzata ai responsabili di comunità e ai catechisti dei ragazzi e degli adolescenti. L’invito tuttavia era rivolto anche a coloro i quali portano la Comunione agli infermi e sono impegnati in altre attività pastorali nelle famiglie delle Raromatai”.
"Nella giornata di riposo con un pellegrinaggio in piroga fino all’isola-atollo di Taha’a/Poutoru siamo andati a pregare davanti al quadro di Nostra Signora delle Isole Sottovento, Notre dame des Raromatai - conclude il missionario mandellese - Come prima volta di questa esperienza è difficile valutarne la riuscita. Certo una ventina di partecipanti potrebbe sembrare piuttosto deludente se non fosse che questa sessione impegna un tempo molto lungo, quindi è particolarmente esigente. Da rimarcare sono poi l’attenzione e l’impegno che si sono manifestati quando la stanchezza ha fatto capolino. Con alcuni ritocchi sulle date di realizzazione, la sessione si è dimostrata in definitiva positiva e in quanto tale da riproporre".
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