Nei depuratori dei comuni di Mandello Lario e Barzio è stata attivata una nuova tecnologia che permetterà l’avvio del processo di depurazione biologica delle acque reflue a cicli alternati. Anche l’impianto di Ballabio è coinvolto nel progetto e attualmente è in atto una fase di test su una delle due linee del depuratore. Ad annunciarlo è Lario Reti holding.
L’obiettivo da raggiungere grazie a questa novità è il risparmio sia di spazio sia di energia elettrica, aumentando le potenzialità degli impianti. Infatti la depurazione biologica consiste nell’immettere l’acqua reflua proveniente dalla fognatura in vasche contenenti microrganismi che, “mangiando” gli inquinanti, depurano l’acqua. Questi batteri sono di due tipi: aerobi se utilizzano l’ossigeno disciolto, anaerobi se non lo necessitano.
La depurazione a cicli alternati è un metodo all’avanguardia che permette di alternare nella stessa vasca la fase di areazione e non-areazione (che nella depurazione biologica classica avviene in due vasche distinte) consentendo la formazione di condizioni adeguate allo sviluppo sequenziale delle due fasi normalmente separate.
Questa tecnologia consente quindi di regolare le tempistiche e il passaggio tra le due fasi e fa in modo che le soffianti d’aria, molto energivore, non siano attive continuamente ma ciclicamente, permettendo come detto un importante risparmio energetico.
A Mandello la riduzione dei consumi energetici è nell’ordine del 40% (da 1.200 MWh/anno a 700 MWh/anno) con un risparmio di 125.000 euro/anno.
I risultati ottenuti sono ragguardevoli anche perché si è migliorato il ciclo depurativo inserendo le fasi di filtrazione finale e disinfezione UV.
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