08 luglio 2024

“Morena, eri una madre fantastica”. E i figli le dedicano “Vorrei che tu fossi qui” dei Pink Floyd

Ad Abbadia Lariana nella serata in onore della mandellese scomparsa nel 2019 anche una testimonianza dall’Australia: “Invito tutti a fare prevenzione, che è importantissima”

Giulia e Cristiano, figli di Morena Zucchi, sul palco del parco "Ulisse Guzzi" prima dell'esecuzione del brano dei Pink Floyd.

(C.Bott.) “Le volevano tutti bene, era piena di vita, amata e rispettata da tutti. Ed era una madre fantastica. Lei se n’è andata presto, troppo presto. Era il 2019...”. Poche parole, pronunciate dal marito Riccardo in onore di Morena Zucchi. Era tutta per lei, la serata di sabato 6 luglio al parco “Ulisse Guzzi” di Abbadia Lariana. E lei avrà certamente ricambiato con il sorriso, perché sorridere era il suo tratto distintivo, anche nei momenti più difficili, anche quando la malattia le mostrava il suo volto più  aggressivo.

E il sorriso si sarà tramutato in emozione quando a prendere la parola, ma soprattutto a cantare, sono stati Giulia e Cristiano, i suoi due “gioielli”, i suoi due figli. “Abbiamo voluto esserci anche noi - hanno detto - e ti dedichiamo questo brano in modo speciale. E’ un pezzo dei Pink Floyd e si intitola Wish you Were Here, ovvero Vorrei che tu fossi qui. E lo vorremmo tanto! Non farci caso, se stoniamo… Ci manchi! Ciao, mamma”.

Poi spazio alle loro voci, alla musica della band “Aerea” e appunto a quella canzone che in un passaggio recita: “Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui. Siamo solo due anime perse che nuotano in una boccia per i pesci. Anno dopo anno, correndo sempre sul solito terreno, cosa abbiamo trovato? Le stesse vecchie paure. Vorrei che tu fossi qui”.

Appena prima era stata letta una testimonianza  significativa. “Viene da lontano - aveva premesso un’amica di Morena - e l’ha scritta Marisa”. “Ho una consolidata storia familiare di tumore al seno - così iniziava la testimonianza - e voglio ribadire l’importanza della prevenzione in campo oncologico. Ho avuto l’onore di conoscere la nostra stupenda Morena come mamma di due alunni che avevo avuto alla scuola primaria. Morena da subito mi era sembrata una persona meravigliosa che nonostante la malattia sapeva aiutare tante persone. Nel 2021 ho partecipato alla camminata “Il Viandante con Morena per la Lilt”, in suo onore. Ero da poche settimane pensionata e ricevetti la tessera della Lega italiana per la lotta contro i tumori. Sollecitata dalle amiche di Morena prenotai una visita e mi trovarono un tumore maligno che richiedeva un intervento immediato”.

“Tutti, a partire dal personale medico, mi hanno aiutato tempestivamente - affermava sempre la testimonianza - e mi hanno anche sgridata perché l’ultimo controllo l’avevo fatto tre anni prima. Dalla diagnosi in ottobre all’operazione, a cui sono stata sottoposta ai primi di febbraio, il passo è stato relativamente breve ed efficace…”.

Poi un altro passaggio: “Vi racconto questa mia storia dall’Australia, in una giornata di sole e di cielo blu, dopo tante meno gioiose. Mi trovo qui con una missione precisa, aiutare mia figlia Silvia che dopo consultazioni mediche ha ritenuto opportuno “portarsi avanti” e intraprendere una doppia mastectomia profilattica a scopo preventivo. La storia familiare la faceva sentire impotente rispetto al rischio reale. Le sue bambine di 9, 7 e 2 anni sono state la sua grande motivazione e la mia scelta di intervenire in maniera decisa la sua ispirazione”.

Quindi l’ultima parte della testimonianza: “Sono percorsi lunghi, scelte difficili, ma entrambe siamo state assistite in modo professionale da dottori esperti e motivati, da infermieri dedicati e a loro volta con tanta esperienza e dalla nostra famiglia, che ci ha supportato con amore e voglia di vivere. Concludo con l’invito a fare prevenzione, che è importantissima. E con un grazie immenso a tutti i membri della Lilt per il loro impegno fondamentale nella campagna di sensibilizzazione, informazione e assistenza”.

Spazio poi a una rappresentanza della Lilt di Lecco per ribadire il significato della prevenzione, “arma importantissima per combattere contro un mostro chiamato cancro”. Infine l’emozione più forte della serata, il brano dei Pink Floyd Vorrei che tu fossi qui. E in tanti, ricordando Morena, avranno certamente avuto lo stesso pensiero: “Sì, come vorremmo che tu fossi qui”.


 

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