14 luglio 2024

Mandello Lario ha il suo “Carlo Guzzi point”, ha sede a Tonzanico e accoglie cimeli e documenti storici

Ad aprirlo è il Moto club che, istituito nel 1970 e ora presieduto da Sergio Greppi, porta il nome proprio del fondatore, con Giorgio Parodi e Giovanni Ravelli, della Casa dell’Aquila

(C.Bott.) Mandello Lario ha il suo “Carlo Guzzi point”. L’ha aperto ieri, in concomitanza con l’esposizione in piazza Leonardo da Vinci della mostra dedicata alle biciclette da lavoro, il Moto club che porta il nome proprio del fondatore - con Giorgio Parodi e Giovanni Ravelli - della Casa dell’Aquila.

Ha sede a Tonzanico in via Parodi, all’angolo con via Dante Alighieri, dunque in pieno centro paese, e del sodalizio motociclistico in attività dal 1970 (è attualmente presieduto da Sergio Greppi) sarà da qui in avanti la sede espositiva. Dentro vi si possono trovare immagini, documenti, cataloghi, libri e autentici cimeli che richiamano alla storia della Guzzi e dello stesso Moto club e che di volta in volta, ad esempio in concomitanza con una ricorrenza o un evento tematico, cambieranno, peraltro catturando sempre l’interesse degli appassionati e non mancando di suscitare in loro anche emozioni forti.

C’è anche uno schermo che diffonde filmati storici legati sempre al mondo dei motori, all’interno del “Carlo Guzzi point”, e su una parete vi sono pannelli che raccontano interessanti aneddoti riferiti proprio alla vita di Guzzi.

“Nostro intento - spiega il presidente Greppi, che alla guida del club subentrò nel 2000 a Nino Panizza - è infatti quello di far conoscere e valorizzare la figura di Carlo Guzzi, la cui storia legata all’Aquila di Mandello Lario non è certamente conosciuta in modo approfondito in particolare dai più giovani”.

Di Carlo Guzzi, tra l’altro, nel locale espositivo di via Parodi oltre ai pannelli di cui si è detto fa bella mostra il modello funzionante di un generatore a vapore progettato e realizzato proprio da lui in fabbrica. C’è poi la V7 Special appartenuta a Luigi Forni, una vita di lavoro nel reparto ricerca e sviluppo della Guzzi e un legame forte, fortissimo con il museo storico dell’azienda (era lui, spesso e volentieri, ad accogliere con garbo e indubbia competenza i visitatori) e con lo stesso Moto club.

E poi, come detto, altri cimeli, e la composizione - con tanto di foto - del primo consiglio direttivo del Moto club “Carlo Guzzi” con il suo primo presidente, l’indimenticato Duilio Agostini, che alla guida del sodalizio sarebbe rimasto fino al 1987 (a succedergli fu Luciano Colombo).

C’è una bacheca che accoglie alcuni trofei, ci sono gagliardetti e attestati. Insomma tutto ciò che può richiamare l’interesse in primis dei guzzisti e in generale di chi al motociclismo dedica tempo e attenzioni. E così l’applauso ideale di Mandello Lario è tutto per il “Carlo Guzzi point”.











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