“Regione Lombardia conferma la sua attenzione verso il mondo rurale, al fianco di allevatori e pastori lombardi”. Così il consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini commenta i provvedimenti portati in aula con l’assestamento di bilancio che indirizzano 500.000 euro sugli indennizzi per i danni della fauna selvatica e 170.000 euro sulle attività di monitoraggio e prevenzione dei danni causati dai grandi carnivori.
“Chi vive di agricoltura e allevamento - spiega Zamperini - soprattutto nelle aree montane e periferiche non può essere lasciato solo ad affrontare uno scenario costellato da mille problematiche. Con questi importanti emendamenti, Regione Lombardia vuole dare un concreto segnale di vicinanza al mondo rurale e del pastoralismo lombardo”.
“In particolare - prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia - abbiamo fortemente voluto lo stanziamento di ulteriori 170.000 euro per la gestione delle attività sugli indennizzi dei danni alla zootecnia, causate dell’aumento esponenziale della presenza di grandi carnivori come i lupi. Queste risorse saranno destinate solo ed esclusivamente al finanziamento delle attività di monitoraggio e di concreta prevenzione, non includendo quindi le passate attività divulgative sulla presunta possibile convivenza tra uomo e lupo-orso sui territori.”
“Attraverso un emendamento di cui sono firmatario - osserva sempre Zamperini - verranno stanziati 500.000 euro per i danni causati dalla fauna selvatica. Le risorse verranno destinate ai Comprensori alpini e agli Ambiti territoriali di caccia competenti per territorio, affinché possano provvedere al pagamento degli indennizzi alle imprese agricole aventi diritto”-
“Le nostre politiche - conclude il consigliere regionale - sono volte a contenere gli effetti legati alla presenza di animali selvatici le cui popolazioni stanno uscendo dalla dimensione della sostenibilità. Da un lato servono il monitoraggio e il contenimento, ma accanto non devono mancare i ristori. Aiutare l’agricoltura, oltre al mantenimento della produzione per la sovranità alimentare, significa sostenere il presidio del territorio e tutelare un mondo, fatto anche di tradizioni e saperi, che non possiamo permetterci di perdere”.
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