Da Mario Bianchin, titolare del ristorante “Il Vicolo” e candidato al consiglio comunale per la lista “La Nuova Abbadia Lariana”, riceviamo:
Ho notato con dispiacere che il sindaco uscente e il
signor Paolo Redaelli hanno mosso accuse relative alla candidatura di non
residenti nella lista di cui faccio parte, ovvero “La Nuova Abbadia Lariana”.
Vorrei far notare a entrambi una piccola cosa in merito: io opero sul
territorio di Abbadia Lariana, nel settore turistico-ricettivo, da ben 28 anni,
cioè da quando il sindaco uscente ancora si sbucciava le ginocchia giocando al
campo in oratorio!
Sentirmi dire che non sono residente, cosa vera solo dal punto di vista fiscale,
mi duole molto. Passo più tempo ad Abbadia che a casa, ergo considero Abbadia
casa mia!
Non è sicuramente la residenza a norma d’ufficio a rendere il cittadino attento alle necessità del suo paese. E’ chi la vive tutti i giorni, Abbadia, notando i molteplici cambiamenti a livello quotidiano, che lo può fare. Nel nostro paese - e mi scuso se mi permetto di dire nostro - c’è stato un mutamento turistico negli ultimi 8 anni sensazionale e mai visto prima, quindi chi meglio di persone direttamente coinvolte nelle attività possono portare opinioni legittime e qualificate in merito? Mutamento rapido, che implica cambiamenti di gestione amministrativa altrettanto veloci.
Pertanto, signor sindaco, non sminuisca chi non è residente perché c’è chi lavora e fa crescere il paese in silenzio.
Mario Bianchin, titolare del ristorante “Il Vicolo” e candidato con “La Nuova Abbadia Lariana”
P.S.= Con questo mio scritto intendo prendere le parti anche dei miei colleghi Norina Bellini e Roberta Boschi. Cresciute ad Abbadia, hanno vissuto lì gran parte della loro vita e Roberta svolge la sua professione sul territorio. Riccardo ha vissuto ad Abbadia per sette anni e mantiene rapporti stretti di amicizia con moltissime persone che vivono qui, vuol bene ad Abbadia e ha deciso di mettersi in gioco per dare una mano.
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